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Come riciclare il panettone

vai subito agli ingredienti

Argomento molto delicato quello del riciclo degli avanzi.
Delicato perchè spesso capita che per riutilizzare qualcosa di avanzato lavoriamo intere giornate, aggiungiamo una marea di ingredienti per camuffare, insaporire, trasformare e magari ci sentiamo dire : -Mamma, sempre lesso è!
E così, nonostante i nostri sforzi, ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza: abbiamo ancora avanzi da far sparire, magari  raddoppiati!

Volete sapere come la penso io sull’arte di trasformare gli avanzi? Ecco io di solito non li manipolo più,  qui lo dico e lo dichiaro apertamente, li presento in tavola “nudi e crudi” come sono stati fatti all’origine e… incrocio le dita sperando in una loro veloce consumazione.
Ma in questa mia presa di posizione esistono naturalmente alcune eccezioni dettate da diversi fattori: prima di tutto rielaboro le ricette dove occorra minimo sforzo e massimo risultato, e poi quelle che sono legate a tradizioni famigliari: che ne dite di una pasta ripassata in padella che fa la sua bella crosticina che viene subito contesa non appena la metti in tavola, o la classica frittata di formaggi avanzati in frigo e via dicendo, mi sono spiegata 😉 ?

Una di queste ricette che ha la precedenza assoluta nella mia famiglia e che viene “prodotta” in due periodi ben precisi dell’anno Natale e Pasqua me l’ha insegnata mia suocera, la nonna Iole. Appena l’ho sentita nominare vi confesso che ho subito pensato al nome improprio perchè per me di Zuppa inglese ce n’è solo una, quella con la crema bicolore separata da strati di savoiardi intinti nel liquore rosso (così chiamavo l’alchermes da bambina) che si fa tradizionalmente dalle mie parti. Ecco chiamare “Zuppa inglese” fette di panettone (o Colomba) imbevute nel caffè e ricoperte da uno strato generoso di crema “sporcata” da scaglie di cioccolato, no, non ce la facevo proprio ad accettarlo. Ma al primo assaggio, al secondo, al terzo avevo già dimenticato “l’affronto” del nome e acquisito una ricetta in più da fare alla mia famiglia:)
Ve la propongo perchè con minimo sforzo e con l’aggiunta di pochi ingredienti vi ritroverete un dolce buono, facile, che verrà mangiato a cucchiaiate da tutti, e per una volta una piccola eccezione anche per i nostri bambini, inzuppare di caffè (decaffeinato) il panettone sarà per loro una concessione “da grandi” che durante i giorni di festa se la possono anche meritare!

Il dolce di panettone

Facile

Ingredienti

  • 350 g di panettone (1/3 di panettone circa)
  • 250 ml di caffè
  • 150 g di zucchero
  • 50 g di cioccolato fondente in scaglie
  • 30 g di farina
  • 20 g di amido di mais (o anche solo farina)
  • 4 tuorli d’uovo
  • 1-2 cucchiai di zucchero
  • 1/2 l di latte
  • buccia di limone

­Procedimento

  • Sistemate le fette di panettone in una pirofila di servizio e inzuppatele di caffè.
  • Preparate la crema seguendo il vostro metodo preferito (Montersino, bimby, nonna, tempodicottura…).
  • Versatela calda sul panettone e aspettate che si raffreddi leggermente. 
  • Decorate con la cioccolata e buona Befana a tutti!

Note

Ps: scusate ma d’ora in poi le mie foto verranno siglate, in rete ne ho viste girare troppe senza il mio permesso.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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