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Come si svolge in casa “tempodicottura” la colazione?
Ve lo siete mai chiesti ogni volta che vedete postato qui sul blog una ciambella profumata , oppure dei golosi muffin ?
Chissà che bello! Già , forse vi immaginate una tavola apparecchiata, quattro figlie sorridenti che consumano la loro colazione raccontando i progetti per la nuova giornata, una mamma paziente che accoglie la famiglia nella sua cucina dispensando preparazioni sane, buone, preparate con le sue mani e che ammicca con il marito augurando alla fine a tutti tante belle cose…

Avete questa idea? Ecco toglietevela dalla testa prego, e vi spiego anche il perchè!
Intanto io ho la pressione bassa, al mattino quando mi alzo finchè non bevo il mio caffè da sola non riesco nemmeno ad aprire bocca occhi e orecchie…non chiedetemi come abbia fatto a nutrire e crescere quattro neonate, ma evidentemente al bisogno qualcosa riesco a tirare fuori…
Non sopporto le persone che invece appena si alzano riescono ad emettere una sfilza di parole, e purtroppo mio marito è una di quelle, così prendermi il caffè mentre gli altri dormono mi assicura quell’energia tale da poter affrontare questa attività logorroica che l’unico uomo di casa pratica di prima mattina da ben 23 anni ( la bevanda nera ha proprietà affidabilissime ).
La cosa che mi dispiace è notare che purtroppo la genetica ha la facoltà di fare il suo lavoro anche per le caratteristiche che non fanno parte “del meglio di noi” così questo mio essere musona alla mattina è stato trasmesso pari pari alla prima e all’ultima figlia, tanto per chiudere in bellezza.

Il momento della colazione in casa nostra è vissuto dunque come una specie di dovere per alcuni e piacere per altri; intanto non riusciamo mai ad essere tutti presenti per via degli impegni differenti , poi durante i nove mesi di scuola anche la colazione segue regole ben precise: si svolge sempre in un determinato orario, entro un tempo limite, con una proposta che alla fine diventa standard per semplificare le cose: latte e biscotti senza tante fantasie con ogni tanto piccole concessioni a spremute se ci sono le arance bio e mi va di spremerle e a toast se ci sono esigenze particolari.
Niente apparecchiature esaltanti, scelte e proposte alternative , per le piccole sarebbero occasioni per allungare i tempi e non arrivare poi puntuali a scuola.
Il sabato e alla domenica invece riusciamo a variare questo momento, concedendoci piccole eccezioni :se il papà esce presto al suo rientro spesso porta cornetti o piccole bombe alla crema dalla pasticceria di fiducia, oppure con il dolcetto preparato insieme per il weekend o con i cereali acquistati con le bambine al supermercato di sabato, in base al colore della confezione o al gadget offerto (voi riuscite a dire di no?) e che vengono puntualmente poi dimenticati durante la settimana (troppo tempo impiegato per mangiarli)
Ecco come si svolge questo importante e fondamentale pasto della giornata in casa mia, caos, fretta e “offerta di cibo pratica” vi prego non ditemi che vi ho delusa, sono stata solo sincera, ma ora arrivano le vacanze e la musica cambierà…oppure no?

E voi come organizzate la colazione con la vostra famiglia? Riuscite a ritagliare più tempo per questo momento , come evitate i capricci dei vostri bambini, variate le vostre proposte?
Ringrazio Granarolo per avermi dato la possibilità di parlare con voi di questo argomento per me gioia e dolore .
Vi lascio ricordando che Con la Linea Granarolo Bimbi, puoi dare ai tuoi piccoli una colazione buona e nutriente, per iniziare la giornata con grinta e vivacità. Scopri di più qui: www.granarolobimbi.it

granarolo

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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