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orecchiette agli asparagi

Orecchiette agli asparagi, cotte come un risotto sono molto meglio!

vai subito agli ingredienti

Vi lascio per il weekend con una ricetta che vi permetterà di utilizzare gli ultimi asparagi di stagione e di risaltarne il loro sapore al meglio, almeno secondo me.
Vi è mai capitato di cuocere la pasta come se fosse un risotto? É una delle ultime tendenze in cucina, di recente (neanche poi più tanto ormai) si è applicata questa cottura anche alla pasta che deve rimanere asciutta , io non amo estenderla a tutti i tipi di pasta, non riesco a seguire pari pari “le mode”, mi piace però prendere spunti e idee e farle mie, mettermele “indosso” come nei piatti.

Così faccio prove e decido cosa vale la pena di fare sempre dal mio punto di vista, umilissimo per altro!
Queste orecchiette sono perfette, quelle secche artigianali, che con questa preparazione andranno pian piano a reidratarsi e a cuocere prendendo tutto il sapore di questa verdura così nobile, buona e stagionale.
Ecco la mia ricetta, ci aggiorniamo dopo il weekend finalmente con la mia sorpresa!

 

Orecchiette con asparagi risottate

4 Persone
Media

Ingredienti

  • 1 mazzo di asparagi (circa 500/600g)
  • 250 g di orecchiette artigianali secche
  • 600/700 ml di brodo
  • cipolla o scalogno
  • olio extravergine di oliva
  • sale

­Procedimento

  • Pulite bene gli asparagi, spezzate la parte dura e tenetela da parte.
  • Tagliate a pezzetti la parte tenera conservando le punte.
  • Con la parte dura scartata preparate un brodo aggiungendo mezza cipolla o mezzo scalogno, dovrete averne circa mezzo litro abbondante, salate e insaporite a piacere.
  • In un tegame capiente rosolate i pezzetti di asparagi con la cipolla o lo scalogno rimanente, appena si saranno insaporiti, dopo un minuto o due, versate le orecchiette, mescolate bene e iniziate ad aggiungere il brodo caldo un po' alla volta procedendo come se fosse un risotto.
  • A 5 minuti dalla fine della cottura unite le punte degli asparagi tenute da parte così rimarranno belle croccanti e intere.
  • Servite con una spolverata abbondante di formaggio parmigiano e una macinata di pepe nero.

 

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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