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I fagiolini di mamma Marinella : così Emanuela si presenta!

vai subito agli ingredienti

Avete letto nel post precedente cosa ci ha raccontato Emanuela sul mese di Luglio, ma non siete curiose ora di farvi raccontare un po’ di lei? Le ho chiesto di presentarsi qui su tdc perchè mi piacerebbe che diventasse anche amica vostra, è bravissima , competente e giovane con tantissime idee che vorrebbe mettere in pratica, perchè non cominciare da qui? In fondo al post ci regala anche una sua ricetta che io ho cucinato per voi e vedete in foto  , inutile dire che nella sua semplicità è molto golosa e mette di buon umore proprio come lei!

Un po’ di me
Marchigiana, un diploma al liceo scientifico ed una laurea in Scienza della Nutrizione.
Dopo il diploma di laurea partecipo ad un concorso messo in atto dalla provincia in cui risiedo con un progetto dal titolo “La conoscenza fa la differenza” e lavoro per 6 mesi in un negozio/cooperativa di piccoli produttori locali, cercando di far conoscere le piccole realtà gastronomiche artigianali della mia zona anche agli abitanti stessi, purtroppo inconsapevoli. Questa esperienza mi da la possibilità di conoscere tante persone, agricoltori, piccoli e giovani imprenditori che ogni giorno con passione cercano di fare il loro lavoro nel miglior modo possibile. Tra le varie aziende agricole mi “avvicino” ad una in particolare, che svolge attività di fattoria didattica in collaborazione con le scuole ed inizio anche l’esperienza di educare attraverso il cibo. Io sono sempre stata convinta che rispetto a diete, tabelle e calorie, quello che maggiormente conta, soprattutto al giorno d’oggi, è l’EDUCAZIONE ALIMENTARE, a partire dai più piccoli, affinché possano essere degli adulti in grado di fare scelte alimentari corrette che ne migliorino l’aspettativa di vita. Sono tanti i fattori che influiscono sul nostro benessere, lo riconosco, ma se consideriamo che ci sediamo a tavola tre volte al giorno, direi che la celebre frase “noi siamo quel che mangiamo” è molto vicina alla realtà. Amo molto lavorare con i bambini, per questo motivo invento laboratori, con tematiche sempre nutrizionali, dove il bambino è portato alla conoscenza, in maniera giocosa, di un alimento e delle sue proprietà, però cerco di fare educazione anche alle persone adulte, perché siamo così bombardati di notizie ed abbiamo veramente una grande confusione.
Sto muovendo i primi passi, ancora, ma sono fiduciosa.
Ho tante passioni, e una delle più importanti è, ovviamente, la cucina: i miei primissimi ricordi si perdono in una nebbia di farina bianca che mia nonna estraeva dal quel grande saccone di carta e versava sulla spianatoia … tre mucchietti, o fontanelle, faceva: una grande per lei e due più piccole per me e mia sorella; forse è per questo motivo che fra le tante cose che amo in cucina, impastare è quella che adoro più di tutti (e che faccio anche maggiormente): crostate, pasta fresca, pane ….. ah! È così rilassante mescolare accuratamente la farina con l’acqua, o l’uovo, e poi amalgamare bene cercando di rendere l’impasto il più liscio ed elastico possibile!!!!! Si, mia nonna è stata una grande maestra …. Ci coinvolgeva sempre a me e mia sorella, quando cucinava, ci faceva mettere il ripieno dentro i cascioni e che ridere quando l’aiutavamo a preparare i cappelletti!!!!! Il ripieno finiva sempre in bocca e lei ci sgridava sorridendo …. Oltre che tra i fornelli, trovo la mia dimensione anche nel movimento (la danza è la mia seconda ragione di vita, da quando avevo due anni e mezzo e non credo smetterò mai!), nei libri e …. nel ricamo (nonostante la mia giovane età adoro ricamare a punto croce (eredità lasciatami dalle suore durante le vacanze estive della mia infanzia)). Credo di avervi più o meno raccontato quel qualcosa che serve a farvi un po’ più vicini.
Ah! Che sbadata!!! Non vi ho detto il mio nome!!!! Emanuela, mi chiamo Emanuela, con la E. 😉

Un po’ di me e Nat

Conosco Nat, ehm Natalia Cattelani, grazie alla trasmissione “La Prova del Cuoco”, come parecchie di voi forse, e mi è subito piaciuta: solare, allegra, spiritosa e soprattutto mamma. Si, una mamma, e che mamma! Perché con quattro figlie, sfido io ad essere così, come dire, spensierata?! Bene, sta di fatto che mi appassiono subitissimo a lei e alla sua tipologia di lavoro, ovvero il coinvolgimento dei bambini nella preparazione dei piatti quotidiani, perché alla fine è proprio quello che io avevo in testa di fare! Mi dicevo “Manu, è così che si fa educazione alimentare ai più piccoli! Giocando e cucinando assieme!” in fin dei conti anche per me è stato così. Bene, mi metto alla ricerca telematica di questa fantastica signora e … scopro che ha un super blog di cucina e che ha scritto ben due libri (allora erano due  ) sull’argomento!!!. Perfetto: mi iscrivo alla newsletter del blog, commento le sue fantastiche ricette, ma … rimane tutto lì. Poco tempo fa, spinta dal desiderio di voler creare qualcosa, di impegnarmi, di muovere il mio cervello, decido di mandare una mail alla “mia mamma televisiva preferita” chiedendole delle informazioni (in realtà nemmeno io sapevo bene come spiegare quello che volevo) sui laboratori che faceva, raccontandole un po’ di me, di quello che avevo in testa di fare.
Ho scritto quella mail così, non sapendo quale sarebbe stato l’esito, ne se ce ne sarebbe stato uno, ma ero molto speranzosa; ogni giorno guardavo la posta per controllare se arrivava la risposta, e sul blog dopo qualche mio commento, mettevo sempre una postilla di riferimento. Mi ero quasi rassegnata, quando un bel giorno è arrivata!!!!!! Natalia Cattelani mi aveva risposto! Mi faceva anche le sue scuse per il ritardo! Mi ha scritto un sacco di cose belle e alla fine mi ha dato il numero di cellulare dicendomi che potevo chiamarla e che sarebbe stata contenta di parlare con meeeeeee! Mi ci sono voluti due giorni per riuscire a comporre il numero. Ero emozionata da matti! Lei invece tranquillissima; ci siamo sparate una chiacchierata di quasi un’ora, parlando di un sacco di cose, mi ha incoraggiata ad aprire un blog (e fra poco arriverà) perché “hai tante belle idee da condividere” mi ha detto!!, mi ha dato dritte importanti e soprattutto mi ha detto di non mollare e di non aver paura di disturbare! …. Di provare, provare e provare.
Io son stata contentissima e spinta da quell’onda di gioia ho fatto un sacco di telefonate ad aziende agricole, per proporre le mie idee in quei giorni.
Pochi giorni fa, commentando un articolo/ricetta sulla quinoa leggo “che ne diresti di scrivere una rubrichetta qui sul mio blog? Pensaci mia giovane amica!” e …. Eccomi qua!
GRAZIE MILLE NAT!

 

Ho voluto intitolare questa ricetta così, in onore della mia mamma, che la preparava sempre d’estate per far mangiare i fagiolini a me ed i miei fratelli.

È una ricetta veramente golosa ed i vostri piccoli non possono rifiutarla, soprattutto se voi, con la vostra fantasia troverete le giuste parole per aumentare la loro curiosità verso questo piatto … siccome è un po’ … come dire non tanto light, vi propongo anche un’altra versione, più in linea con le temperature estive ed adatta anche per chi ha qualche problema di intolleranze o allergie e di linea. 😉

 

I fagiolini di mamma Marinella

Ingredienti

  • 1 Kg Circa di fagiolini
  • 200 ml di panna da cucina
  • 1 tuorlo d’uovo
  • burro
  • sale e pepe.

­Procedimento

  • Montate e lessate i fagiolini in acqua bollente salata. Colateli e fateli raffreddare. In una ciotola o in un piatto fondo sbattete il tuorlo con la panna per ottenere una cremina omogenea.
  • In una larga padella sciogliete un po’ di burro, quando è ben caldo buttateci dentro i fagiolini e fateli insaporire, una volta rosolati bene versateci sopra la crema di uovo e panna e mescolate con cura fino a quando l’uovo non si sarà rappreso.
  • Regolate di sale e pepe e voilà!
    I vostri fagiolini in trappola sono pronti!

Note

È davvero buona, fidatevi ed è anche molto facile.
Per la versione light sostituite la panna con della panna vegetale e il burro con l’olio.
I vegani possono omettere l’uovo e colorare di giallo la panna vegetale con della curcuma! 😉
 

 

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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