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I ravioli al vapore cinesi

vai subito agli ingredienti

In questo periodo per cene di lavoro sto frequentando parecchio ristoranti orientali , la scorsa settimana ho mangiato cinese e ieri Thailandese, così mi è venuta l’idea di riproporre qui nel blog uno dei piatti più caratteristici e molto amati da noi italiani :i ravioli al vapore come li ho imparati io e naturalmente come piacciono a me;)

In tempodicottura avevo già postato ricette orientali di ravioli, i famosissimi Gyoza e di come li avevo imparati a fare in giappone, e i Momo completamente vegetariani , uno street food tibetano molto diffuso poi in tutta l’asia .

Ora però voglio inserire anche la ricetta dei classici ravioli cinesi con carne di maiale, che poi come ripieno è molto simile agli altri, qui ho messo ingredienti e proporzioni giuste per farne circa 25 pezzi così vi potrete regolare bene e ancor di più li ho preparati nella mia diretta fb salvata sulla mia pagina in modo che possiate vedere anche nel video il loro procedimento.
Sono molto facili e soprattutto possiamo controllare noi gli ingredienti che mettiamo per evitare di avere il giorno dopo male alla testa e capogiri come capita a me tutte le volte che vado a mangiare in questi posti, anche molto controllati.

La cosa bella di questi ravioli cinesi è che potete congelarli sia cotti che crudi per averli sempre a vostra disposizione al momento, fatti in casa diventano un cibo leggero e dietetico quindi perfetto per chi vuole stare un po’ attento alla linea.

Insomma ben vengano ogni tanto anche queste ricette spero che siano di vostro gradimento, vi aspetto anche  sulle altre mia pagine social  fb e  istagram per stare insieme anche quando non vengo qui!

Ravioli cinesi al vapore

25 Pezzi
Facile
30 minuti
12 minuti

Ingredienti

Per i ravioli:

  • 150 g di farina 00
  • 70 g circa di acqua calda
  • 200 g di carne macinata di maiale
  • 50 g di cipolla
  • 150 g di verza olandese o cavolo capuccio
  • 1 cm o più di radice di zenzero
  • 3-4 cucchiai di salsa di soia abbondanti

Per la salsa agrodolce:

  • 200 g di passata di pomodoro
  • 125 g di zucchero cristallizzato
  • Aceto di mele 80 ml
  • Amido di riso 20 grammi (1 cucchiaino)
  • Acqua naturale 200 grammi
  • Sale fino ( a piacere)
  • Peperoncino secco (a piacere)

­Procedimento

  • Preparate l’impasto e lavoratelo fino ad ottenere la superficie liscia ed elastica, fate riposare coperto.
  • In una ciotola capiente versate la carne di maiale, la verza e la cipolla tritata finemente, aggiungete lo zenzero grattugiato o fatto a coltello e condite con la salsa di soia.
    Se l’avete potete aromatizzare anche con un po’ di sakè o salsa di pesce (che io non metto mai)
  • Dividete la pasta in tante palline, infarinatele bene, schiacciatele con il palmo della mano e stendetene una alla volta con il mattarello fino ad ottenere una piccola piadina sottile, cercate di assottigliare più i bordi esterni.
  • Inserite il ripieno e piegate a mezza luna o a fagottino, se andate sulla mia pagina fb potete vedere la diretta di questa ricetta.
  • Riempite una pentola di acqua, portatela a bollore, prendete un cestello di bambù o un cestello per la cottura a vapore, adagiate sul fondo del cestello una o più voglie di verza (quelle esterne vanno benissimo) oppure un foglio di carta da forno sistemate i ravioli e posizionate il recipiente sulla pentola con l’acqua che bolle, coprite e fate cuocere dai 10 e 12 minuti.
  • Servite con salsa di soia aromatizzata con zenzero cipolla e peperoncino o salsa agrodolce (In una pentola, a fuoco spento, sciogliamo l’amido di riso nell’acqua a temperatura ambiente.
  • Aggiungiamo la passata di pomodoro, lo zucchero di canna, l’aceto di mele e un po’ di peperoncino.
    Regoliamo di sale e mettiamo sul fuoco, fino a quando la salsa non si sarà addensata.

Note

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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