Vittorio, la tigre e il racconto
Dai, la foto è bella! L’ha scattata e modificata Elena, mia figlia. Foto che va nel book di Vittorio, quello riccio, che mostra al mondo una cover per gessi! Ha proposto alla nonna, mia madre, di entrare in società : lei cura il prodotto e lui le vendite.
Poi c’è il cinema. Il cinema per me non è solo evasione, intrattenimento, fuga. A me il cinema diverte e soddisfa proprio. Quando diverte e soddisfa.
Del tipo: cosa avete visto voi nelle vacanze di Natale al cinema che vi abbia fatto pensare “2 ore spese bene”?
Io nulla, e vi garantisco che ci ho provato, complici pure i biglietti omaggio che scambio con i punti tessera del supermercato.
Per fortuna su Sky girava “Shalla!” di Francesco Bruni, un gioiellino che mi ha riconciliato con i produttori di storie su schermo.
Dai, “Shalla!” è bello! E poi c’è un sedicenne come protagonista. Un ragazzino come il mio, che mi dice, almeno 10 volte al giorno, “stai serena, mamma e fatti una vita”.
E la cover? Guarda caso è una zampa di tigre, e subito penso a “Vita di Pi” di Yann Martell. Un ragazzino, una barca, una tigre. La settimana scorsa ho visto anche il film di Ang Lee. Mi hanno detto che in 3D è meglio. Lo spettacolo c’è, fotografia, colori, effetti speciali.
Ma io di questa storia adoro il finale. Ci svela una delle funzioni del racconto che vi invito a scoprire e a me vengono subito gli occhi a fessura, quelle 3 pieghe di espressione felice per lato che nessuna crema anti rughe porterà mai via! “L’arte serve a rendere la vita più interessante dell’arte”, diceva sempre mio zio Carlo Cattelani , citando qualcuno (?).
E Vittorio? Oggi Vittorio è come il prezzemolo, lo trovo dappertutto.
Mi capita di raccontare ai miei figli le storie che leggo, sia in fase di lettura, che a libro finto. Si può dire super a caldo, come una pietanza ancora in bocca, appena masticata.
Con “Vita di Pi” al cinema, ho avuto una sorpresa bella e una brutta. Bella perchè Vittorio mi ha avvisato per primo che si trattava del film bla bla bla con finale bla bla bla per filo e per segno (allora funziona!), brutta perchè ascoltare il racconto di Vittorio era un po’ come sentirlo per la prima volta! 🙁
Imamaginate la delusione del creativo di casa e della stilista, la nonna, nel vedere questo sito
scritto da Mannu
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Stef
Peccato per l’idea del copri gesso, qualcuno ci è arrivato prima!!!
Del cinema ti posso dire che neanche io sono molto attirata dei titoli che girano, ed effettivamente l’unico che mi ispirava parecchio è proprio la Vita di Pi ( quindi consigli la visione??), cartoon a parte!
Stef
PS: se mi dovesse servire un coprigesso ti faccio un fischio 😉
Patrizia
Ciao Mannu,!
Bentornata e Auguri, anche se un po’ in ritardo!!! 🙂
E’ sempre un piacere leggerti!!!
Forte tuo figlio cioè, non forte che porta il gesso, ma simpatica la cover!! 🙂 Peccato che l’idea imprenditoriale sia già stata sviluppata da altri!! 🙂
Bye e Baci!
Mannu
Ciao Stef, ciao Patrizia, bentrovate!
eh già, bisogna rimandare l’idea di fare soldi a palate con le sfortune degli altri!! Pensate che qui si discuteva di dove era meglio venderli, se sanitarie o concept store…
Auguri anche a te, Patrizia
E Stef, sì dai, Vita di Pi è stato il meno peggio. Semmai prova il 3D.
Fischa, fischia, ma speriamo anche no, vero?
Mannu
ps. Un uccellino mi ha ricordato che la citazione è di Robert Filliou, artista Fluxus.
Antonietta
oh no, cavolo, poverino… ha fatto giusto in tempo a pulire un avocado e poi si è rotto il braccio?? Mi dispiace!
Che piacere leggerti Mannu!! bentrovata! 😉
Mannu
esatto Antonietta, è andata cosi 🙂
Mannu
scusate, non “Shalla!” ma “Scialla! (stai sereno)” , sbadatona…
Natalia
@Mannu – ecco cosa c’era che non mi quadrava mentre copiavo e incollavo il tuo post!