Il ragù di carne, il mio!
Nelle case di ogni famiglia italiana si prepara un ragù di carne : in bianco , in rosso, con carne intera con carne tritata, nascono da diverse tradizioni, necessità e in base agli ingredienti propri del posto.
Tra le tante diversità c’è qualcosa che li rende però uguali: il momento magico che è capace di creare quando viene portato sulle nostre tavole.
Il ragù ti riporta a casa se ne sei lontano, ti fa ricordare persone speciali, ti consola , ti rincuora, ti soddisfa, ti appaga e sa rendere subito conviviale un pasto tra più persone.
Nella mia famiglia metto tutti d’accordo quando preparo la pasta al ragù di carne, ma sono dovuta scendere a compromessi.
A questo punto voi penserete che io, in questo post, possa finalmente lasciarvi la ricetta del ragù emiliano della mia famiglia, così come faceva la mia mamma e prima di lei la mia nonna…
Ecco, scordatevelo!
Vi ricordate le origini calabresi di mio marito?
Le mie figlie dunque sono metà emiliane e metà calabresi.
Ecco le origini del sud hanno prevaricato geneticamente sulle mie esigendo decisive modifiche per quando riguarda il gusto del mio ragù “una volta emiliano” : niente ragù denso, dal colore arancione perchè fatto con pomodoro concentrato e ricco di burro ora nella famiglia calabro-emiliana il ragù viene fatto con la passata di pomodoro abbondante e olio extravergine di oliva, abbiamo eliminato l’eventuale pancetta e il vino, volete ancora la ricetta?
Prima di lasciarvela vi dico solo che quando lo preparo ovviamente ne faccio in grande quantità perché poi sono solita conservarlo in vasetti che metto sotto vuoto con il bagnomaria, oppure congelo a secondo del tempo che ho a disposizione. In questo modo ho assiucurato un buon condimento già pronto da lasciare alla famiglia quando non ci sono oppure da utilizzare quando ho meno tempo da dedicare alla cucina, non lo preparo spesso perchè abbiamo ridotto al limite il consumo di carne rossa, ma non siamo ancora pronti a rinunciare al ragù e a tutta la sua magia quindi con la carne buona ogni tanto ce lo concediamo!
Il ragù di carne
Ingredienti
- 600 g di carne macinata di manzo
- 200 g di carne macinata di maiale
- 700 g di passata di pomodoro
- una cipolla
- una carota
- una costa di sedano
- olio extravergine di oliva
- pepe sale
Procedimento
- Prima di tutto tritate le verdure e tenetele da parte.
- In un tegame bello grande e dal fondo pesante mettete un po’ di olio (io sono generosa), aspettate che si riscaldi e poi rosolate bene la carne fino a farla diventare bella colorita.
- Io non metto gli odori subito per evitare che il calore che deve essere bello forte li bruci.
- Preferisco rosolare la carne da sola in modo che con la fiamma molto alta non prenda il sapore di “carne lessa” e non tiri fuori tutta l’acqua.
- A parte in una padella antiaderente fate invece rosolare più dolcemente le verdure.
- Solo quando la carne sarà pronta e le verdure si saranno ammorbidite unite le due preparazioni.
- Fate andare qualche minuto in modo che si insaporisca tutto per il meglio poi aggiungete la vostra passata di pomodoro, una bottiglia circa 700g. Io in questa ho aperto una bottiglia del pomodoro che ho appena fatto, dolce, denso, meraviglioso.
- Cuocete per almeno due ore a fiamma bassa, con il coperchio semi chiuso, se fosse necessario aggiungete un po’ di acqua.
- Il ragù è pronto quando il grasso si deposita sui lati della pentola e al centro compaiono tanti piccoli crateri.
- Naturalmente aggiustate a vostro piacere con sale e pepe.
Per condire la pasta:
- metto la pasta a cuocere in acqua bollente e salata, nella ciotola che porterò in tavola aggiungo una noce di burro e un po’ di acqua calda di cottura. Mescolo bene in modo che si sciolga il tutto e verso un paio di cucchiai di parmigiano creando una cremina.
- Scola la pasta con la ramaiola e la metto direttamente dentro la ciotola aggiungendo il ragù bello caldo.
- Mescolo bene in modo che la pasta venga avvolta dal sugo e porto in tavola dove ognuno poi aggiungerà altro formaggio o altro pepe a piacere.
Note
Stef
Un’altra ricetta di famiglia liberata! Benee…graziee!
Il mio ragù si avvicina molto al tuo,anche se io una sfumata con il vino non la faccio mai mancare.
Il tuo sarà anche un sugo “fusion” calabro-emiliano, ma la noce di burro ed il parmigiano arrivano decisamente dalle tue origini …o sbaglio?
Grazie per averci regalato un pò di casa tua.
Un abbraccio!
Natalia
@Stef – già la noce di burro è insostituibile, è decisiva per ottenere con un po’ di acqua di cottura e il parmigiano una cremina da sballo!
Elisa
Grazie per la ricetta! Io non sono abituato a fare ragù complicati, tantomeno conservarli. Proverò (nel congelatore perdono sapore). Pero- farò di sicuro solo con la carne da animale allo stato brado, che mangiano solo erba senza mangime. Non ha senso investire tempo, d’altronde, se il prodotto dall’inizio non è eccellente! Se vi interessa io acquisto da Grass-fed Europe http://grassfedeurope.com La carne è tenerissima e saporitissima. In altro mondo!
Natalia
@Elisa – grazie per il consiglio!