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Torta di lamponi e mandorle

Torta di lamponi e mandorle

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Innanzi tutto buon 1 Maggio!
Questa raffica di feste e di ponti hanno portato un po’ di scombussolamento, almeno qui a casa mia.
Si può dire che in questi giorni abbiamo fatto di tutto: trascorso momenti di svago ma anche di lavoro, avendo più tempo a disposizione ne ho approfittato per rivoluzionare casa e svuotarla un po’ da tutte quelle cose che sono diventate superflue con il tempo, insomma ho fatto un bel “decluttering”, è così che si chiama questa azione, ed io rinasco ogni volta che posso farla!

Spesso vengo rimproverata dalle mie figlie di non conservare abbastanza, di mantenere una casa senza troppi soprammobili che raccontino la nostra storia (io dico che accumulino polvere), di avere pareti bianche e con pochi quadri appesi, insomma qui la maggior parte dei miei famigliari vorrebbe avere più cose attorno, come si vede che sono giovani!
Forse anch’io alla loro età pensavo la stessa cosa, non me lo ricordo, ma ora ho bisogno di vedere spazio intorno a me, nella mia vita ci sono già tante persone che hanno un valore affettivo insostituibile e che la riempiono ampiamente, ho messo insieme così tanto a livello di esperienze emozioni e sentimenti che ho bisogno di spazio, di aria per far girare bene tutti gli ingranaggi della mia vita.
C’è chi invece ad avere intorno oggetti cari si sente più rassicurato, preferisce avere parecchi ricordi tangibili del passato per non perderne le tracce, li raccoglie, conserva, cataloga ed espone, perché così vive meglio.
Io preferisco liberarmene ogni tanto e concentrarmi su quello che deve ancora venire.
E voi cosa fate? Da quale parte state, conservate o eliminate?

Di sicuro non eliminerò la ricetta di questa torta, buona, profumata, ricca, facile da fare e da proporre quando volete fare bella figura.
Dopo vari tentativi sono arrivata a questa ultima versione, secondo me è ben bilanciata e con quello strato di marzapane all’interno sarà in grado di stupire e regalare una ricchezza inaspettata a chi ne assaggerà una fetta.
A proposito di marzapane, quando lo andrete ad acquistare guardatene la percentuale di zucchero, più sono presenti le mandorle e meglio è, a volte lo zucchero è davvero troppo e rischia di essere tutto troppo dolce. Leggete l’etichetta sulla confezione , mi raccomando.
Pronti per leggere la ricetta?

Io vi aspetto anche in tv a La Prova del Cuoco su Rai 1 se volete seguire il procedimento della sua esecuzione ci vediamo anche li!

Torta di lamponi e mandorle

12 Persone
Media
20 minuti
50 minuti

Ingredienti

Per una tortiera da 24 cm di diametro

  • 200 g di farina
  • 100 g di mandorle spellate
  • 180 g di zucchero semolato
  • 100 g di burro morbido
  • 4 uova intere
  • 50 g di latte
  • Buccia di un limone bio
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • Un pizzico di sale
  • 200 g di marzapane
  • 125 g di lamponi o altra frutta acidula (perfette anche amarene, visciole)
  • 3 cucchiai di mandorle affettate o a lamelle

­Procedimento

  • Stendete il panetto di marzapane, aiutandovi con un po’ di farina, della stessa misura del diametro interno della tortiera e mettete da parte.
  • Frullate bene le mandorle con 30g di zucchero in dotazione degli ingredienti.
  • Dividete i tuorli dagli albumi.
  • Montate prima gli albumi e tenete da parte.
  • Montate a mano o con la frusta elettrica i tuorli con il restante zucchero solo un minuto per sciogliere bene lo zucchero.
  • Aggiungete il burro morbido, la buccia di limone, le mandorle tritate, il latte e la farina setacciata con il lievito e il pizzico di sale.
  • Ottenete un composto omogeneo, amalgamate gli albumi con un movimento che va dall’alto al basso.
  • Imburrate la teglia, versate la metà del composto, adagiate il disco di marzapane ben infarinato, distribuite uniformemente i lamponi anch’essi infarinati, ricoprite con l’impasto rimasto cercando di andare a nascondere bene i lamponi.
  • Distribuite sulla superficie le mandorle a lamelle.
  • Cuocete in forno caldo a 180 gradi per circa 50 minuti (potete usare cottura ventilata mantenendo la temperatura del forno a 170 gradi)
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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