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Con i denti del vampiro, le ali di pipistrello e le ossa di strega la crema di zucca è…più buona!!!

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E’ più buona davvero, ve lo dico io che l’ho sperimentato in famiglia. Una decina di giorni fa, avevo preparato questa crema di zucca , uguale, uguale, ve lo giuro , a questa però portata in tavola con i soliti crostini di pane abbrustoliti ed insaporiti con olio evo e rosmarino (per altro sempre buoni, anche da mangiare senza niente) . Un disastro!! Le figlie grandi mi hanno detto che sembrava roba da ospedale ( non ci sono mai state che ne sanno, loro) le piccole, forti dei commenti delle primogenite si sono lamentate così tanto da finire col mangiare solo i crostini abbandonando la crema nelle loro ciotole. A mio marito e a me era piaciuta molto, così, visto che sono una che non si arrende facilmente , l’avete capito che sono un tipo tosto eh, domenica a pranzo, poiché in casa nostra ci sono temperature da polo nord, ho rifatto la crema.

No non sono un’amante del harakiri , ho fatto infatti una modifica, ho preparato dei crostini al parmigiano e farina di polenta, croccantissimi e molto saporiti che con le loro sembianze terrificanti (complice anche il freddo ) hanno invogliato tutta la famiglia a consumare il piatto, fino all’ultimo cucchiaio. Quando si dice che anche l’occhio vuole la sua parte..(dite che li ho terrorizzati?).

Crema di zucca con crostini alla polenta

6 Persone
Facile
45 minuti

Ingredienti

Per la crema di zucca:

  • 1 kg di polpa di zucca già pulita (tenete presente quando l'acquistate che c'è circa un 20/25% di scarto)
  • 2 patate medie (g 300)
  • 1 porro
  • rametti di rosmarino freschi
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 80-100 gr di speck (non troppo sottile )
  • olio extravergine
  • sale e pepe

Per i crostini:

  • 50 gr di burro
  • 50 gr di farina di polenta fioretto
  • 50 gr di parmigiano (anche pecorino o castelmagno)
  • 150 gr di farina
  • 2 uova
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • semini di papavero e di sesamo
  • paprika dolce
  • carta da forno (per ritagliare i modelli dei crostini)

­Procedimento

  • Accendete il forno, sulla placca sistemate un foglio di carta da forno, un po' di olio, i rametti di rosmarino e la zucca tagliata a fette di circa un centimetro scarso di spessore.
  • Spolverate con lo zucchero di canna per far risaltare meglio il dolce della zucca, (se avete una zucca dolce: mantovana come la Marina di Chioggia o la Violina non occorre lo zucchero) e fate cuocere per circa 30 min a 180°/200°.
  • Nel frattempo preparate il fondo della crema, tagliate a rondelle la parte bianca del porro, e fate appassire in una casseruola con un po' di olio, aggiungete le patate a dadini , poi coprite con brodo vegetale o anche solo acqua calda (se avete del sale aromatico usatelo insaporirete in questo modo l'acqua).
  • Preparate in una ciotola l'impasto dei crostini amalgamando gli ingredienti, se potete, fate riposare l'impasto in frigo.
  • Ricavate i vostri modelli disegnandoli sulla carta da forno, ritagliateli ed usateli come stampini per ottenere le formine scelte.
  • Io ho fatto i denti di vampiro, l'osso e le ali di pipistrello.
  • Spennellate la superficie dei biscotti con un po' di latte e decorate con i vostri semini e le vostre spezie.
  • Infornate per circa 15 min.
  • Una volta tolta la zucca dal forno, eliminare le tracce del rosmarino, aggiungetela alla base della crema con il porro e le patate già cotte, e con il frullatore ad immersione frullate fino ad ottenere una crema omogenea.
  • Aggiungete altra acqua o brodo seguendo i vostri gusti personali.
  • Tagliate lo speck a striscioline, cuocetelo in una padella antiaderente fino a farlo diventare croccante.
  • Versate la crema di zucca nelle tazze o in una ciotola da portata, distribuite in superficie lo speck, un filo di olio extravergine pepe per mamma e papà e servite con i vostri crostini terrificanti.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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