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Roma / Sassuolo – Natale – Roma

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Eh, si sono state troppo brevi queste giornate trascorse dai miei famigliari, ma sono state vissute in modo così intenso che mi porterò nella mente i ricordi per lunghissimo tempo, ne sono sicura.
Partendo dal nostro arrivo, nella casa di campagna di mia madre, in provincia di Modena. L’odore del fuoco, il freddo della giornata, il calore dei miei zii così accoglienti, il menù di Natale, classico, tradizionale e appagante, i nuovi incontri, grazie ai miei cugini più giovani ogni tanto aggiungiamo un posto a tavola e quest’anno è capitato a Laura, la gioia delle bambine libere ed eccitate, insomma sono partita benissimo e carica di energia.

Il giorno dopo poi tutti dalla Mannu con un nuovo copione.

E li comincio dalla passeggiata a piedi per raggiungere casa sua, io, sola, che cammino lungo quei viali così famigliari in tutto, l’odore dell’erba, il profumo di “freddo”, il rumore dei passi, il ricordo di quando li percorrevo  di giorno, di sera  a piedi, in bici o in moto, da sola e mi sembravano interminabili o con il “moroso” e volevo che non finissero mai, mentre “tiravo su con il naso” per il freddo che avevo e giocavo a farmi riscaldare le mani…Mi scappa un sorriso, vedo una coppia che passa, mi sembra che facciano ancora lo stesso mio gioco, qualcosa allora non è cambiato !

Arrivo da mia sorella, la famiglia si presenta, si sente che manca Carlo, sta bene ma è lontano, in America,  più tardi lo vediamo su skype, è sempre più bello, che emozione!

 La casa è bellissima, tanta luce, Manuela abita all’ultimo piano di un palazzo in centro, vengo accolta subito da una tavola imbandita, fuori inizia a piovere piano.

Non devo fare niente è tutto pronto, allora faccio qualche foto , è tutto tranquillo, perfetto, aspettiamo gli altri.
Il centro tavola è frutto di una collaborazione nonna/Mannu,

le palle con lo spago ormai sono una specialità di mia madre, le vengono benissimo e ogni anno arricchisce la sua collezione, questa volta  i manufatti sono stati destinati alla tavola, bellissime vero?

Sul mobile le torte che attendono il loro momento, saranno le ultime ma già non vedo l’ora di assaggiarle,

quest’anno è buffo, c’è un intrusa, in onore di mio marito calabrese “la pitta cu ri passuli, o ‘inchiusa” sta a fianco alla mitica torta Pincelli (ricetta sassolese segretamente custodita dalla famiglia, ma che mia sorella per via di “certe sue conoscenze di gioventù” è riuscita ad avere, fantastica, ricca cremosa, al cioccolato e prima o poi…) e la torta di casa Cattelani, fatta anche questa dalla Mannu, al limone  mandorle e marmellata “brusca”, da sballo davvero e di questa posso tranquillamente passarvi la ricetta, noi non siamo gelose anzi…

Iniziamo le danze e mentre “si mettono giù” i tortellini, nel buon brodo di gallina (il cappone a casa di mia sorella è pericoloso)

il nonno, mio padre e così vi presento anche il capo della mia famiglia, dicono che io sia la sua copia, taglia a mano il prosciutto spagnolo e via che cominciamo, parmigiano a tocchetti e hummus (un altro infiltrato ma ai ragazzi piace un sacco)

Eccoli arrivano, tutti a tavola, tolti al dente perché a noi piacciono “duretti” chi li vuole più cotti deve solo farsi servire per ultimo, il brodo bollente continua a cuocere quei tortellini gialli, che solo a mia madre riescono così belli! La sua ricetta eccola qui:

Ingredienti dei tortellini di casa mia

Facile

Ingredienti

Per 2 chili abbondanti di tortellini:

  • 7 uova
  • farina per impastare (circa 700 g)

Per il ripieno:

  • o "pesto" 500 gr di carne macinata (vitello, maiale, 50g di mortadella, 50g di prosciutto aggiunti a crudo)
  • formaggio parmigiano in abbondanza (almeno i 2/3 del peso della carne, la mamma va sempre a occhio e a lei viene sempre più buono)
  • la noce moscata spesso è volutamente dimenticata!

Il tavolo dei ragazzi è sempre il più allegro, che bei ricordi!

E anche i bambini possono sedere con i più grandi e sentirsi importanti

Continua il pranzo con il lesso e le sue salse, il cotechino e il purè, poi i dolci.
Qualcuno si alza e cerca un digestivo, qui senz’altro lo può trovare.

Che bella giornata, riusciamo anche a giocare a carte, rimaniamo fino a sera, insieme, in famiglia, non potevo desiderare di più!

Il giorno dopo sono ancora a sfornare biscotti, perché? Mi aspettano i bambini e le mamme di Casinalbo, Elisa, mia cugina ha organizzato un piccolo laboratorio, decoreremo anche qui i biscotti con le glasse e le caramelle. Sono in tantissimi, un gruppo di ragazzine bravissime mi stupisce, mai preso in mano un cornetto e mai usato la glassa eppure sfornano dei veri e propri capolavori. Così anche qui la giornata finisce tra una chiacchiera e un pettegolezzo (La prova del Cuoco colpisce ancora) tutti felici e contenti per aver fatto insieme questa esperienza, mi rimetto in macchina per tornare a casa, ma le strade sono tutte cambiate e tra rotonde e super strade incrocio le dita (anche il navigatore sballa!) ma finalmente arrivo!

Il 28 mi riposo, comincio a pensare al ritorno e se riuscirò a staccarmi da tutto questo. Sarà dura, meglio distrarsi ancora un po’.
Il 29, ultima chiacchierata con la mia miglior amica, siamo riuscite a vederci per “un pelo”, i nostri racconti sono stati brevi e concisi ma ce l’abbiamo fatta, ci siamo messe in pari, ora posso tornare a casa, si parte.
Ore 18:30, si arriva e si comincia a ricordare insieme!

Grazie per aver trascorso con me quest’anno, aver condiviso le mie giornate, le mie esperienze, i miei successi, le mie paure, le mie delusioni, le mie tensioni, le mie fragilità ma anche le mie gioie, i miei traguardi, lo dico sempre che “insieme” è meglio! Grazie, tutto questo è meraviglioso.

Auguro davvero di cuore a tutti momenti felici e se vorrete potremo stare ancora insieme qui, vi aspetto nel 2011…mannaggia che effetto che fa pronunciare questa data, da piccolina mi sembrava così lontana!

Buon anno a tutti!

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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