Chioccioline alla confettura di albicocche, una dolce e facile merenda che mette tutti d’accordo!
Mai come in questi tempi occorre fare attenzione a quello che mangiamo se vogliamo prenderci cura di noi e dei nostri cari.
Complici diversi fattori sia culturali che economici nei nostri piatti rischiamo di trovare parecchia schifezza.
Allora perché non tentare di seguire, almeno per la maggior parte delle cose che mettiamo sulle nostre tavole o offriamo ai nostri bambini e che dipendono da noi, le regole del buon cibo, dove buono sta per “utilizzo di ingredienti di qualità, di sicura provenienza e non sia nocivo così alla salute di chi lo consuma”?
Mangiare meno ma di qualità, è quello che tento di fare da un po’ di tempo nella mia famiglia, dove il meno è inteso per quei cibi che non voglio ancora negare completamente (zuccheri, prodotti commerciali, carne, cibo confezionato etc) per evitare reazioni contrarie e mi impegno a trattare e a proporre ricette alternative ugualmente buone e gustose che possano fare da buon compromesso ed essere anche valide alternative.
La nostra colazione e in genere anche la merenda è molto varia e dipende dall’umore delle figlie e dalla mia disponibilità all’assecondarlo. E’ naturale che ognuna di loro abbia delle preferenze: Elisa mangerebbe sempre salato, Laura dolce e le ragazze quando ci sono vanno di spremute e yogurt. Ma la casa non è un albergo o un ristorante dove c’è sempre la possibilità di scelta, si mangia quello che c’è.
Così cerco di proporre alternative e “costringo” un po’ tutte ad accettarle perchè si consolano del fatto che prima o poi arriverà anche il turno della loro merenda/colazione preferita.
Con queste chioccioline però ho fatto centro: intanto sono piaciute a tutte ed io sono stata contenta perchè prepararle è stato davvero facile, ho usato la farina del mulino buona, le uova dei coltivatori diretti, il burro del caseificio, la confettura di albicocche di Cristiana (la mia bravissima amica di Morlupo), insomma mi è rimasto fuori solo lo zucchero ed ancora non riesco a sostituirlo senza che il gusto ci rimetta troppo, ma posso ritenermi più che soddisfatta.
Poi ho applicato un trucchetto che le ha rese meravigliose anche per il loro consumo: le ho tenute un po’ indietro di cottura e le ho congelate. Così al momento della colazione, mentre preparo il caffè le tiro fuori dal freezer, accendo il forno modalità turbo grill 3 (funziona la griglia e la ventola) e le infilo subito. Tempo 5/10 minuti che arrivano le bimbe le sforno calde profumate e buone più che mai.
Segnatevi questa ricetta se volete anche voi proporre delle morbide chioccioline senza stress e preparazioni lunghe, sono facili da fare anche per chi torna a casa la sera, e se poi avete una planetaria il lavoro lo farà tutto lei:)
Ci vediamo domani in tv seguite le mie quattro mosse e prepareremo insieme una gustosa e veloce ricetta per tutti!
Chioccioline alla confettura di albicocche
Ingredienti
- 350 g di farina 0 (io ho usato quella del mulino delle Palette)
- 5 g di lievito di birra disidratato
- 80 g di zucchero semolato
- 100/120 g di latte
- un uovo intero e un tuorlo
- 80 g di burro morbido
- sale
- buccia grattugiata di limone bio
- confettura di albicocca
- per la glassa di zucchero
- due cucchiai di zucchero semolato
- due cucchiai abbondanti di acqua
Procedimento
- Versate in un bicchiere il latte a temperatura ambiente e unite il lievito con un cucchiaino di zucchero, attendete che si reidrati (si deve formare un po’ di schiumetta)
- Inserite nella planetaria la farina setacciata, le uova sbattute bene con lo zucchero, il latte con il lievito la buccia del limone e fate andare il gancio.
- Dovrete fare “incordare “ l’impasto ovvero l’impasto dovrà staccarsi dalle pareti della planetaria e avvolgersi intorno al gancio.
- A questo punto unire il burro morbido a pezzetti e impastate di nuovo per tre o 4 minuti.
- Raccogliete il panetto e mettetelo dentro una ciotola per farlo lievitare. Potete anche metterlo in frigorifero ed lasciare che lieviti molto lentamente utilizzando magari l’impasto dopo parecchie ore (sera per la mattina, mattina per la sera) oppure fate riposare in un luogo riparato (anche forno spento) per un paio di ore.
- Riprendete il panetto stendetelo ottenendo un rettangolo lungo circa 20 per 35/40
- Stendete la confettura di albicocche in modo omogeneo
- Riavvolgete il rotolo, tagliate le chiocciole e riponetele sulla teglia del forno di nuovo a riposare per almeno 30 minuti.
- Trascorso il tempo inseritele nel forno caldo a 180 gradi
- In una ciotolina mescolate i due cucchiai di zucchero con i due di acqua per ottenere una specie di crema granulosa.
- Dopo circa 10 minuti di cottura spennellate le chioccioline con il composto di zucchero e rimettere nel forno fino ad ultimare la cottura
Stef
Cara Nat io ho lo stesso problema.
Preparo normalmente tutto io, compro raramente le “schifezze” (noi le chiamiamo amichevolmente così e sono la famosa crema di nocciole, le patatine al formaggio o una merendina).
La colazione è sempre il dramma, a nessuno di noi piace mangiare le stesse cose, ci piace cambiare.
Queste chioccioline sembra mettano tutti d’accordo: se ne preparo alcune con la marmellata ed un pò con la crema di nocciole sono decisamente a posto. Ovvio che sia la marmellata che la crema siano home-made.
Solo un paio di domandine al volo:
1. se uso il lievito di birra fresco quanto ne occorre?
2. dato che non ho ancora la planetaria (ma ci sto lavorando visto che il mio compleanno è dietro l’angolo) come poso fare affinchè l’impasto sia perfetto? Se lo lavoro a mano?
Grazie Nat, un abbraccio
irene
Che spettacolo queste merendine! Mi immagino il profumo al mattino….
Le provo sicuramente!
Irene
ipasticciditerry
Sposo in pieno tutto quello che hai detto, anche io cerco sempre di partire da materie prime genuine e a chilometro zero,,. non sempre si riesce ad avere tutti tutti gli ingredienti necessari ma si fa il possibile. Brava Natalia, queste chioccioline sono proprio nelle mie corde e le proverò. A presto
Patrizia
Manco da un po’ ma a breve rimpiangerai la mia assenza perché ti volevo fare una domanda delle mie, lo sai che sono pesante! 🙂
Io faccio sempre molta fatica a fare le ricette in cui le uova non sono utilizzate intere perché poi non sò mai cosa fare della restante parte! Però da golosa e da amante dei lievitati ( penso di aver fatto quasi tutti quelli da te proposti, dolci o salati che siano 🙂 ) la voglio fare, tanto più che ho fatto marmellata di pesche in abbondanza quest’anno!!
Secondo te, posso utilizzare l’albume in alternativa o in aggiunta per glassare le chioccioline?!
Infine sul fatto del mangiare bene hai proprio ragione, ma purtroppo non tutte le materie prime possiamo reperirle da un produttore di fiducia e non tutti hanno la possibilità ( anche economica ) di trovarle facilmente! Anche io nel mio piccolo, con la mia famiglia, produciamo più cose possibili, però è ovvio che non si può fare tutto e qualcosa si deve per forza comprare!!
Bye e Baci!
SILVIA
MA SE DOVESSI UTILIZZARE IL LIEVITO DI BIRRA? QUAL E LA QUANTITA’ DA USARE
Natalia
@Silvia – intendi quello fresco? usane mezzo dado
Antonella
Natalia, lo zucchero di canna integrale che di solito si trova nelle botteghe equo e solidali è un ottimo sostituto dello zucchero semolato e i dolci vengono molto bene.
Natalia
@Antonella – grazie della dritta lo terrò presente!
betty
Carissima quanto mi piace come scrivi , la tua fantasia mi fa veramente spaziare ! Hai stile brava continua assolutamente così il tuo sito!!!! >Sei tu speciale!!!!
Ma…delle tue rosette mi è venuta fuori tutta la marmellata!!! Consigli???
Ottime invece le barchette di carne deliziose con un pò di aromi…
grazie di tutto Betty
Natalia
@betty – grazie mille con i vostri complimenti mi carico un sacco!! anche Laura sopra mi ha detto che è uscita la marmellata forse avete usato un preparato con molta pectina che con il calore del forno poi sobbolle ed esce dal suo posto, io ho usato una confettura fatta in casa e non ho avuto nessun problema. oppure ne hai messa troppa. comunque entro domani le rifaccio e magari metto qualche foto degli step. un abbraccio e buona giornata
laura
Ciao Natalia e grazie per le bellissime ricette che ci dai! Ingolosita da queste rosette le ho fatte, ma quando ho arrotolato la pasta , questa si è spatasciata tutta e la marmellata usciva a go-go….. le ho comunque cotte anche così sformate e sono buone, ma qual è l’errore? Non sono certo una cuoca ma nemmeno una alle prime armi, perché il mio impasto era così morbido? Grazie, un abbraccio. Laura
Natalia
@Laura – ciao laura grazie per avermi scritto, forse hai messo troppa marmellata? io ne ho messo solo un velo, mi sa che non l’ho specificato nel post, dopo vado a controllare perché non sei l’unica che mi ha sollevato questo problema. a me l’impasto non era venuto troppo morbido, diciamo una consistenza giusta da poter essere lavorata in quella forma. domani le devo rifare anche io e ricontrollo le dosi, mi si era scaricata la bilancia digitale e ho fatto con quella del bimbi, che di solito è attendibile ma magari meno precisa. se porti pazienza faccio di nuovo la prova e magari anche le foto passo passo per immortalare meglio il tutto. mi spiace molto . ci aggiorniamo presto
Mirella
Ciao Natalia, bellissime le tue ricette, complimenti. Ti volevo chiedere una cosa : come mai in alcune ricette non ci sono le fotografie dei vari passaggi per realizzarle? Grazie un caro saluto
Natalia
@Mirella- grazie mille, nelle vecchie ricette non avevo pensato di fotografare i passaggi, mentre ora cerco di farlo più spesso.
francapulvirenti@yahoo.it
Mi piace moltissimo questa ricetta la rifarò al più presto! Bravissima come sempre!?
Natalia
@franca puliresti – bane mi fa piacere
Daniela
Ciao Natalia… complimenti…le tue ricette sono sempre una garanzia!volevo farti due domande:
1. È possibile usare la farina manitoba oppure meglio solo la 0;
2. Io litigo ancora un pochino con l’incordatura…hai dei consigli da darmi??!! L’impasto deve formare il famoso “velo”??
Grazie in anticipo!!!!
Natalia
@Daniela-grazie mille. certo che puoi usare la Manitoba ma solo il 30 per cento di tutta la farina. no guarda io non sono così pignola e attenta, la faccio andare un po’ per sviluppare il glutine ma senza esagerare, non sono preparazioni così delicate