Un nido croccante e profumato per gli uccelletti di “famiglia”.
Va bene, oggi comincio la settimana con una ricetta che conforta e ci mette il buon’umore.
Si perché quando faccio gli “uccelletti” ,il nome è buffo lo so ma noi in casa li abbiamo sempre chiamati così , sono tutti contenti, improvvisamente mi vogliono bene, lo dichiarano pure, e mi fanno gran sorrisi.
Insomma una ricetta che serve anche per riappacificare gli animi, vero Chiaretta!
Mi piace proporre le ricette semplici della mia famiglia, sono quelle che si sono tramandate da nonna a mamma, da zia a nipote, sono ricette che si portano dietro una storia, profumi, ricordi e legati agli “uccelletti” ne ho tanti soprattutto belli, perché preparati spesso per festeggiare qualcosa o per coccolare qualcuno, mi devo ricordare di farli più spesso! Che bello presentarli a tavola ci fa stare bene!
Piatto comodissimo anche da riscaldare e tenere pronto e in versione mini adatto anche per il buffet
Di nuovo, se nuovo si può chiamare, è il contorno, di solito abbinati con del buon purè di patate, oggi ho sistemato questi involtini con il loro sughetto, in un nido di patate “sbriciolose”, cotte prime nel microonde, poi fatte a piccoli pezzi irregolari e insaporite con un olio all’aglio e rosmarino con pan grattato e parmigiano.
Ancora più buone perché croccanti e saporite, mhmm, che piacere!
Gli uccelletti di vitello
26 uccellettiFacile15 minuti15 minutiIngredienti
Per gli uccelletti:
- 13 fettine di carne di vitello (sottili )
- 200 g di formaggio emmental (tagliato fine)
- 200 g di prosciutto crudo
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 noce di burro
- farina qb
- sale
- erbe aromatiche (uso quelle di Erbamare bio di Naturasi)
- olio extravergine
Per il contorno:
- 1 patata a testa
- 1 cucchiaio di olio extravergine
- aglio
- rosmarino
- 1 cucchiaio di pan grattato
- 1 cucchiaio di parmigiano
Procedimento
Preparate gli uccelletti semplicemente avvolgendo la carne di vitello ben battuta con una fettina di formaggio e una di prosciutto. Con le 13 fettine dovrebbero venire 26 uccelletti. Quindi due uccelletti per ogni fettina. Poco sale perché il ripieno è già sapido, fermatela con uno stecchino e procedete fino ad esaurire la carne. In una padella capiente scaldate un po’ di olio e una noce di burro. Passate la carne nella farina levando quella in eccesso e rosolate gli uccelletti nella padella girandoli bene da tutte le parti. Sfumate con il vino bianco, insaporite con erbe aromatiche aggiungete un po’ di acqua o brodo per continuare la cottura che comunque sarà breve, circa 15 minuti. Cuocete le patate, io le ho messe nel microonde avvolte nella pellicola , diciamo che per 5 patate ho programmato 5 minuti a 750 di potenza, poi le ho girate e le ho fatte andare così per altri 5 minuti. Al termine del tempo sentite le patate con le mani vi accorgerete così se la cottura sarà ultimata. Pelate le patate riducetele a pezzetti irregolari con un coltello, mettete in un pentolino un po’ di olio con uno spicchio di aglio e rosmarino a bassa temperatura per fare in modo che le erbe rilascino gli olii essenziali. Versate il condimento sulle patate, aggiungete il pane grattato e il formaggio, mescolate bene e passate alcuni minuti sotto il grill del forno. Portate in tavola gli uccelletti nel vostro nido oppure adagiati semplicemente nel vassoio e in soli 30 minuti offrirete alla vostra famiglia un piatto “coccoloso” per quando ce ne sarà bisogno.
letiziando
Natalia le tue parole sono saporite, allegre e spiritose quanto le ricette che proproni e quella di oggi sposa appieno la mia golosita…. anche se “solitamente” sono contro la caccia ^_^
Bacioni grossi
valeria
SONO QUELLI CHE FA MIA MADRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! UNO SPETTACOLO DI SAPORE
Glu.fri
Mi hanno fatto venire in mente quelli che mi faceva la mia nonna..illo tempore…adesso devo farli alla mia bimba..gtazie per averli ricordati.
Baci, Simonetta
Lucy
Qui c’è solo da leccarsi i baffi e le dita. In una giornata piovosa e triste come oggi è l’ideaale per fugare la tristezza che ci avvolge come un manto di nebbia. Che strano, sono esattamente uguali a quelli della mia mamma!
Cleare
nooooooo, questi me li faceva nonna e io piangevo ogni volta! Non li ho mai voluti mangiare perchè pansavo fossero davvero uccellini..ora se me li facesse li mangerei ma purtroppo nn è + possibile..strano come un piatto riporti in noi tante emozioni..grazie per avermi fatto pensare a mia nonna!
barbara
Ciao Natalia! Finalmente riesco a passare qui e… devo assolutamente rimettermi in pari!
Questi uccelletti sembrano difficili da acchiappare… ma facili da fare, con le tue spiegazioni sempre chiare!
Saluta tutta la tua bella famiglia!
Ambra
Questi involtini sono davvero invitanti!!!E le patate sbriciolone?MMMM….Smack!
Chiara
E si…questa è proprio una ricetta “del cuore”…
Anche a me ricorda gli involtini di nonna Paola,la mia adorata nonna…
Li preparava così come hai fatto tu(senza queste fantastiche patate) o con un gustosissimo sughino di pomodoro che avvolgeva dolcemente “il boccocino”.
In effetti non li ho mai preparati per la mia famiglia…ci sono talmente tante ricette nella cucina italiana che ,a volte dimentichiamo che la “novità” può essere rispolverata dal passato,facendo la gioia di coloro che amiamo.
Un bacione.
Maria Grazia
Il tuo blog ed il tuo libro sono bellissimi, mi sono ricordata di quando io ero una mamma in cucina, anche se ho 43 anni i miei figli sono grandi, pensa che quando erano piccoli ci chiudevamo in cucina ed a loro preparavo la plastilina con la pasta di farina ed io cucinavo, che bei momenti!!!!!!!!!!! Un saluto
M.G.
k@tia
gli uccellini, così li chiama la mia mamma!! lei mette la mortadella e la sottiletta!! mi stuzzicano le patate fatte così, le proverò sicuramente!! baci!
lenny
Sono corsa attirata dal nome, per constatare che la ricetta merita altrettanta attenzione 😀
Chiara
ciao….a me intigra sapere che le patate le hai cotte al microonde…quando dici che le hai avvolte nella pellicola intendi nell’alluminio o la pellicola trasparente?
è davvero un grande comodità cucinarle cosi 🙂
Patrizia
Natalia sei meravigliosa… più che le ricette, che sono splendide, adoro leggere le prefazioni che le accompagnano e oggi mi hai fatto rivivere un pezzo di “casa” mia…
Anche da me ci sono piatti semplici come questi uccelletti, che mi ricordano gli involtini per cui noi facevamo festa… li cucinava mia nonna e poi mia zia… e per noi erano momenti magici…
Loro li riempiono di pangrattato, pecorino, grana, aglio e prezzemolo. Vengono arrotolati e infilzati nello spiedino di legno, 4 per spiedino, e poi passati nell’uovo e impanati nello stesso ripieno e passati in padella con l’olio…
Grazie di cuore per questi angoli della tua vita che ci fai sbirciare ogni giorno
cristiana
adoro gli involtini!!! profumo di infanzia e di CASA!!
grazie Nati! 🙂
Mannu
Cavolo Patrizia che bontà quello che hai appena descritto… praticamente cotolette involtini, qualcosa di veramente unico e sfizioso!!
Monica:)
Da noi ci sono gli “oseeti scampai”!
Sto pensando se seguire il 2°PP di Shiatsu a Roma perchè qui non parte fino a marzo… I’ll let you know 🙂
Mannu
l’uccelletto nella patata… il cielo in una foto…”mmm che piacere” (tue parole testuali), oh, che è Natalia, cosa ci combini??
VIGILANZA!!!!
barbara
AHAHAHAHAHA! Mannu mi fai morire!!!!! AHAHAHAHAHAHA
Patrizia
Ciao Mannu, a parte che sei troppo forte! Sto ancora ridendo nel cielo blu tra gli uccellini e le patate hihihi…. cmq grazie, sì in pratica sono delle cotolettine ripiene 🙂
Sono semplici, come molte delle ricette della mia famiglia, ma dai profumi e sapori unici forse proprio perchè legati a migliaia di ricordi…
Grazie mille e un bacio
Pat
clarissa
Natalia sei spettacolare, mi hai fatto venire in mente gli ucelli scapati che mi faceva mia nonna (con lonza, salsiccia, pancetta e tanta salvia), mentre leggevo il tuo post sentivo il profumo della polenta e degli uccelletti di mia nonna, e mi ricordo le domeniche che andavamo a Bergamo da lei, le risate il calore, le chiacchiere……
quanti ricordi sei davvero unica
ANche se non ti conosco personalmente, ma mi è capitato raramente di incontrare persone cosi sensibili, attente e delicate come te
cla
che buoni!
Natalia, sei davvero unica, come unici sono gli spunti che ci dai per ingolosire un piatto semplice!
mia mamma li ha sempre fatti con il carpaccio (più sottile di così..), la sottiletta e il prosciutto cotto.
mi piace molto la ricetta e questo accostamento con le patate!
ma ti chiedo una cosa “pratica” nel micro metti la pellicola “normale” o quella apposta x microonde?
io tante volte mi blocco nell’uso del micro perchè ho paura di fare qualcosa di sbagliato e nocivo!
un abbraccione
natalia
scusate se rispondo in ritardo ma ho problemi con la linea..
@letiziando – pensa che le mie piccole quando hanno sentito per la prima volta il nome di questo piatto non volevano mangiarlo perchè pensavano che fossero davvero uccelletti!!!
@valeria – ehm, tu li conosci bene vero? quante volte la zia conci lo ha preparati nelle domeniche di festa?
@Glu.fri – a volte basta poco!
@lucy – che strano (?)
@Cleare – ma sei proprio come le mie figlie!!! anche qui è capitata la stessa cosa
@barbara – ciao bella, dai, dai ci dobbiamo sentire mi sa che hai un po’ di novità da raccontarmi vero?
@Ambra – si le patate sono buonissime 🙂
@Chiara – brava chiara hai colto perfettamente il segno! con il sughetto di pomodoro? mhmm devono essere squisiti e poi magari con il sugo ci condisci anche due spaghettini?
@Maria Grazie – 43 anni e già figli così grandi? mamma mia, che bello, ora hai anche il tempo da dedicare a te, il metodo dell’acqua e farina va sempre alla grande!!! grazie Maria Grazia ma in cucina ci starai ancora vero?
@K@tia – buona anche la mortadella! insomma questo è un classico dei classici per bimbi (e non) ghiotti, ghiotti! le patate fatte così non sono da meno, no, no!
@lenny – merita lenny, come tutte le cose semplici!
@chiara – le ho avvolte nella pellicola trasparente, la cottura è anche ideale per gli gnocchi di patate, rimangono asciutte e non assorbono così farina ciao
@Patrizia – mhmm, la tua ricetta è favolosa, posso postarla al più presto nel blog? non sarà facile resistere a quella preparazione gustosa.
@cristiana – sono contenta se ti ho portato indietro nel tempo, ogni tanto fa bene 😉
@mannu – dillo che non riuscirai a resistere e che li vorrai fare al più presto, ti conosco, ah, se ci fosse Carlo li faresti subito!!!!
@Monica:) – ti aspetto!!!!
@Mannu. barbrara- ehi, smettetela, sono una signora seria io!!!! ve bene lo ammetto fotografare la carne, e in questo caso gli uccelletti ci è voluto un bel coraggio, però….che birichine!!!
@Patrizia – no eh, non ti ci mettere anche tu, non farti coinvolgere da quelle due!!!
@ clarissa – così non vale, mi fai arrossire!!! grazie
@cla – buoni anche con il carpaccio, tenerissimi quasi quasi gli uccellini della tua mamma si scioglieranno in bocca! io uso una pellicola senza pvc, e basta. ormai , quelle di marca ( e non nel caso la acquisti alla lidl) si possono usare per la cottura dei cibi perchè resistono alle alte temperature quindi non temere, avvolgi le patate una ad una oppure puoi anche metterne nella ciotola e coprire l’apertura. anche in questo caso però dovrai girarle a metà cottura. ciao
Patrizia
Ma magari mi facessi questo regalo!!!! Una mia ricetta della memoria (così chiamo io le ricette di famiglia) cucinata e postata da te? Nooo non ci posso credere, ti giuro sarebbe un onore… se vuoi farla come nonna non li passare nell’uovo ma direttamente nel pangrattato… a me piacevano anche così venivano meno ricoperte ovviamente perchè il pangrattato un pò si perdeva per strada… mia zia invece le passa nell’uovo e va beh… sono buoni buoni…
Grazie di cuore
Pat
PS: sto aspettando il tuo libro… non vedo l’ora che arrivi!!!
cla
grazie Natalia! quando torno a casa controllo che tipo di pellicola ho 🙂
baci