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Le modelle di ieri…

vai subito agli ingredienti

Ieri ma tanti ieri fa, c’era una volta una mamma che era bravissima a ideare i modelli per i vestiti dei bambini. Aveva una mano fantastica, moderna attenta ai minimi particolari e alle tendenze del momento. Andava alle sfilate di moda e carpiva i segreti dei grandi stilisti del momento, poi, a casa, nella sua cucina verde oliva di metallo della Scavolini, alla sera, quando tutti erano a letto, creava e cuciva realizzando dai suoi modelli vestiti unici e fantastici.

Qualcuno se ne accorse e le propose di lavorare nel proprio maglificio per occuparsi proprio della linea dei bambini.
La giovane mamma accettò e quello fu per lei un momento di grandissima soddisfazione personale: i suoi modelli erano così apprezzati da rientrare anche nelle collezioni francesi dell’allora famoso sarto Daniel Hechter (ma esiste ancora???).

Ma da chi prendeva le sue ispirazioni, chi erano le muse principali che facevano scaturire le migliori idee ? Due bambine, a volte anche molto birichine, che lei naturalmente come ogni mamma adorava e voleva vedere sempre vestite bene e alla moda.
Ecco allora che spesso queste due bellissime (quando ci vuole) bambine collaboravano con lei divertendosi molto perchè si sentivano in quel modo , le protagoniste di un gioco che le coinvolgeva con la loro mamma che vedevano così brava ed importante.
Capitava spesso di fare piccole sfilate di moda, prove di vestiti e tra le cose più divertenti, servizi fotografici per riviste e giornali. Sto parlando degli anni 70 (inizio).

Ora siamo negli anni 2010 e il gioco  si ripete…. con altre bimbe

Così come sono un po’ retrò i toni di questo post anche la ricetta di oggi risale a quei tempi.  Ho preparato una merenda che volevo sempre mangiare con la Mannu, quando la mamma ci portava al mare a Cesenatico. Sulla spiaggia passava ogni mattina e ogni pomeriggio la signora vestita di bianco con i bomboloni caldi dentro alla cesta di vimini ben chiusa, poi subito dopo, sincronizzato come solo loro sapevano fare, passava il signore magro, vestito sempre di bianco con un gran cappello a falde, con una cassettina bianca che quando si fermava appoggiava su un cavalletto. Gridava : spiedini di frutta caramellata!  La mamma sempre attenta alla nostra salute ci negava il bombolone ma alla frutta caramellata non riusciva a dirci di no.

Ho provato a farla varie volte ma sempre con pessimi risultati, sia estetici che di tenuta, il caramello scappa da tutte le parti nonostante abbia usato diverse tecniche(colatura, immersione della frutta con bruciature varie)
Ecco il mio risultato di oggi…

Deludente a vedersi ma se mangiato subito passa l’esame con voti buoni. C’è mica qualcuna di voi che mi sa dire come faceva quel signore a preparare quegli spiedini che rimanevano belli e buoni per tanto tempo??? Uno zio, che faceva quel mestiere??? sarebbe troppo bello! Io ci ho provato! Ora tocca a voi

PS Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta la mia mamma, cerco di lasciare anche io alle mie figlie  come ha fatto lei, un ricordo che magari conserveranno nel loro cuore tutta la vita 🙂

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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