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“Killing me softly”, almeno!

vai subito agli ingredienti

Tranquille siete sempre su tempodicottura e questa è una foto di repertorio: 2003 circa, i nostri figli (miei e della Mannu)in visita all’Oasi faunistica di Festà, quanto segue è una riflessione della Mannu la mia ricetta arriva domani 🙂 buon inizio settimana a tutti.

I lupi sono tornati. Si sono già uniti in branco e stanno facendo fuori un sacco di animali qui sul nostro appennino emiliano. Sob.
Per ora azzannano daini, cerbiatti, cinghiali e compagnia bella. Speriamo che una volta finite le scorte scelgano  di diventare vegetariani e non siano costretti a scendere in paese!
Nella favola di cappuccetto rosso il lupo è cattivo e il cacciatore è buono, salva nonna e nipotina,
nella vita reale oggi il cacciatore che spara a un lupo rischia grosso.

Non voglio neanche pensarci. Trovarmi un lupo quando esco ad esempio, dalla bottega del fornaio.
Dal forno mi potrebbe anche andare bene, gli lancio una pagnotta nelle fauci e scorc scroc, me la do a gambe. Se poi la pagnotta fosse come quella fatta in casa da Fiona, mamma hippy e sfinita del film “About a Boy” (il libro non l’ho letto ma il film rende molto :-)! Ricordate quando Marcus, il figlio tredicenne o giù di lì la lancia nel lago per dare da mangiare alle anatre e così facendo ne accoppa una? Se così fosse, sarebbe il caso di incappucciarsi e sfuggire alle telecamere d’ordinanza.
Ah, quale è la mia battaglia giusta… ?
Quella dei daini e caprioli, dei lupi, del branco dell’AGESCI, del lievito madre per il pane, delle commedie ben riuscite o di mettere ordine nella mia testa?
Una cosa triste ve la devo dire, gli animali bellissimi che abbiamo potuto osservare a pochi metri di distanza con i nostri bambini (a voi ci vuole l’immaginazione perché io sto alle foto come un cinese alla R) nell’Oasi faunistica di Festà nel 2003 ( Marano, a pochi km da Modena 300/500 mt sul livello del mare), sono tutti morti e i colpevoli in libertà in quanto godono dell’immunità per specie protetta.
La dura legge della natura.
O della vita?

PS Se vi volete rivedere la scena del film ecco il link

http://www.youtube.com/results?search_query=killing+me+softly+about+a+boy+&oq=killing+me+softly+about+a+boy+&aq=f&aqi=g1&aql=&gs_sm=e&gs_upl=8021l9596l0l11976l8l8l0l0l0l4l226l1436l0.6.2l8l0

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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