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Al mare, un invito a cena “under ten”

vai subito agli ingredienti

Metti che quella mattina ti va di scongelare un petto di pollo, a volte il sesto senso ci viene in aiuto, decidi anche di fare una spesa veloce al mercato dal fruttivendolo locale ed ecco che hai già le carte in regola per “parare” le eventuali richieste di inviti a cena di amichette delle“socievolissime” figlie che approfittano subito dell’assenza del loro papà per rimpiazzare la sedia, in questo caso il piatto, in tavola!

Devo ammettere che con le due prime figlie gli inviti erano all’ordine del giorno, la mia disponibilità era sempre totale e al massimo. La porta del cancelletto di casa era sempre aperta e il via e vai continuo, mi piaceva essere un punto di riferimento, coinvolgere le bambine in tante attività (non solo cucina naturalmente) e non temevo se si prolungavano fino a sera, si condivideva quello che c’era a disposizione in casa.

Ora sono stanca, ho finito di pensare di essere sempre uguale come allora, mi piacerebbe esserlo ma il tempo passa e si cambia,  ho bisogno di trovare il momento giusto per fare le cose e anche un semplicissimo invito a cena di un amichetta deve essere fatto nelle giuste condizioni, per non affannarmi stressarmi e correre inutilmente.

Adoro poi i bambini ricettivi, curiosi e interessati per quanto riguarda il cibo, (chi non lo farebbe lo so ma non è sempre così scontato immaginarlo) quelli che non si spaventano davanti alle novità, che assaporano esprimono il loro parere e consigliano pure 🙂
Giulia è stata perfetta, ma io già lo sapevo, ecco perchè ho preparato questo rotolo di pollo farcito su un letto di insalata mista tenera e saporita, sapevo che tutte quelle verdurine colorate e le erbe aromatiche che insaporivano la carne sarebbero state perfette e non avrebbero fatto rimandare l’appetito a lei e alle mie due figlie e questa per me è stata una grande soddisfazione.

Girelle di pollo farcito

4 Persone
Facile
30 minuti

Ingredienti

  • 1/2 petto di pollo (circa 3-4 etti)
  • 50 g di pancetta dolce a cubetti o a fette
  • 50-80 g di provolone
  • rosmarino e basilico (o le erbette aromatiche del vostro giardino)
  • 2 albumi di uovo
  • panko (pane per impanature giapponese) (che vale la pena di provare se si ha l'occasione di poter acquistare in un negozio di prodotti multietnici, se non lo potete reperire prendete del buon pane bianco in cassetta e seguite le mie istruzioni sotto.)
  • Insalatina da taglio freschissima
  • alcuni pomodorini
  • mais e peperoni per accompagnare la carne.

­Procedimento

  • Aprite a libro il petto di pollo, dividetelo in due e farcite la carne con la pancetta tritata e il formaggio che deve essere di buona qualità e saporito.
  • Arrotolate i due pezzi di carne e fermate con stecchini.
    Sbattete leggermente l'albume, unite le erbette tritate, salate, immergete la carne ben bene.
  • A questo punto la dovete ripassare nelle briciole di pane, se non avete potuto reperire il panko, potete provarne ad ottenere una copia altrettanto gustosa con delle fette di pane bianco morbido.
  • Io faccio così, metto il pane nel robot e cerco di ridurlo in fiocchi piccoli, poi lo passo un attimo nel forno appena acceso in attesa che raggiunga la temperatura giusta per cuocere poi la carne, e quando i fiocchi di briciole hanno perso l'umidità li tolgo subito, devono rimanere chiari e croccanti.
  • Ecco qua il vostro panko casalingo, con il quale ci potrete impanare tutto, in questo caso i nostri rotoli di carne facendo anche una leggera pressione.
  • Adagiateli ora su un foglio di carta da forno leggermente unto e cospargete con un filo di olio anche la superficie della carne.
  • Cuocete per circa 30 minuti.

Note

Potete preparare anche in anticipo, come ho fatto io, e riscaldare al momento di servire o anche portarlo in tavola freddo. Io ho poi tagliato la carne a rotolini e accompagnato con questa bella insalata che è stata apprezzata moltissimo da tutte.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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