La dolce torta verde delle zie Cattelani
Nella mia famiglia e per la mia crescita la cucina ha avuto sempre un ruolo importante.
Dalla mia nonna materna ho imparato la cucina del cuore, ovvero come con amore e pazienza si possa stare con i bambini anche mentre si deve lavorare per mettere a tavola i propri cari. Con la nonna Maria si facevano ricette semplici, di campagna, con pochi ingredienti ma dai sapori decisi: la cacciagione degli zii (e qui giochi di piume e versi di indiani a volontà), le verdure dell’orto, (quanta terra nelle scarpe!) e la pasta fatta in casa tutte le domeniche (a noi un po’ di farina e acqua e il gioco era trovato per tutta la mattina).
Dall’altra nonna, contadina prima con i suoi nove figli, poi custode della casa del prete, si mangiavano cose più raffinate: insuperabili i suoi flan di spinaci, i suoi arrosti farciti e le sue torte.
Le mie zie, custodiscono le ricette della nonna Ida, e pian piano me le stanno passando, anche loro sono bravissime, donne attive con famiglie numerose, attrezzate di tutto e sempre pronte a regalare il loro tempo per attività di cucina come volontariato . Quando capita di andarle a trovare non te ne esci mai senza una torta e un vassoio di tortellini o una teglia di lasagne pronte da cuocere, sono fatte così, piccole donne dal cuore generoso, instancabili amanti della vita. E’ proprio a loro che voglio dedicare questo post, preparando questa torta di famiglia. La torta verde delle zie Cattelani (l’abbiamo sempre chiamata così) mi è sempre piaciuta, fin da bambina, forse sarà per quel sapore cremoso e dolce della ricotta, o per la sfida nel riconoscere la presenza delle verdure che a parte il colore non si fanno sentire,o ancora per la consistenza “croccantina” delle mandorle, è una torta che offre parecchi spunti per assaporarla e per prepararla in famiglia, in fondo è anche un altro modo per preparare le verdure ai nostri bambini!
Torta verde dolce con ricotta e bietole
Ingredienti
- 200 gr di bietole già lessate ben strizzate e tritate
- 250 gr di ricotta di mucca (si usa questa dalle mie parti)
- 150 gr di mandorle sbucciate e leggermente tostate
- 200 gr di zucchero (anche 180)
- 2 uova con le chiare montate a neve
- pasta frolla come base (300gr di farina, 125gr di burro, 100gr di zucchero, un uovo intero e un tuorlo- non è la ricetta canonica della pasta frolla ma qui ci sta bene così)
- 2-3 cucchiai di liquore Sassolino (liquore all'anice)
Procedimento
- Setacciate la ricotta aggiungete lo zucchero, i tuorli, le bietole, le mandorle, e per ultimo le chiare montate a neve.
- Versate il composto nella tortiera foderata di pasta frolla, potete anche completare con strisce di pasta trasversali come per la crostata, e cuocete a 170° (non troppo alto per non far scurire la superficie della torta) per circa 45 minuti.
Chiara
Pensavo fosse una torta rustica…ed invece è una torta dolce!
zucchero-mandorle-ricotta-anice,potrebbero essere gli ingredienti di una torta sicula…ma la bietola è proprio una novità:
la voglio provare al più presto,mi incuriosisce moltissimo!!!
Un abbraccio
alem
questa deve essere spettacolare! anche iopensavo fosse salata!
barbara
Natalia, ho tutti gli ingredienti, compresa la pasta frolla avanzata dai biscotti di halloween! Mi sa che ho trovato la merenda per oggi….
Che bella immagine, quella di tramandare le ricette da nonne, a zie, a nipoti… e sapere che tra non molto toccherà alle tue figlie. Sembrano ancora più buone queste ricette, che vengono da “lontano”. Un abbraccio a tutti voi, comprese le zie!
luby
come mi stuzzica il palato!!!!!!!!!!!!!!!
adoro le ricette tramandate!!!!!!
franca
mi sono emozionata tantissimo!!
questi ricordi di vissuto appartengono un po a tutti noi
ancora brava, attingere dalle ricette delle nonne e delle zie
questo dolce deve essere buonissimo
Mannu
Se non ti conoscessi bene potrei credere che è il tuo mondo quello di parlare di emozioni, sensazioni e ricordi. .No No No.
Riconosco il tuo grande sforzo, non c’è che dire questo blog fa bene anche a te: “tutta-azione” deve pensare, scavare e comunicare! Wow!
Intanto noi prendiamo appunti, almeno io, che questa torta non l’ho mai fatta perchè meglio delle zie…chi? (io, tutta-pigrizia)
MIA SORELLA (tutta-azione) HA UN CUORE…E COME BATTE!!!
Monica:)
Questa volta la foto mi ha veramente tratta in inganno, credevo si trattasse di torta salata e invece… questa mi pare proprio una bella idea per una merenda sana e insolita.
Già me lo immagino “scusa mamma perchè è verde?” ” Ma dai Chiara l’ho colorata con i colori alimentari!” è così che si è pappata le polpette di spinaci!
Chiamatele bugie, ma se funzionano ben vengano!
Anche io ho in famiglia zie, dirette e acquisite, che regalano cibo fatto in casa come gesto d’amore… e io ho imparato presto a seguire questa loro tradizione. Inizialmente le amiche si stupivano, ma poi è diventata una bella abitudine molto apprezzata!
Robby
Questa la faceva anche mia nonna che ci vedeva tutte magroline e si sentiva in obbligo a rimpinzarci tutte le volte che andavamo a trovarla… Torta verde, torta nera, crostate d’amarene sciroppate (le sue!), torta d’amaretti… i sapori genuini della campagna emiliana.
Grazie per averli riproposti…
Lady cocca
Sai che pensavo fosse una torta rustica invece…mi hai stupita leggendo…è dolce!!!
Beh è da provare mi hai incuriosito….poi è una ricetta tramandata ed io le adoro…anche io faccio tante cose di mia nonna o mia mamma..mi sembra di averle ancora qui con me…ciaooooooo
Antonella
Ciao! Mia mamma ha provato a farla ieri e mi ha detto che è molto buona, un connubio particolare!!! Peccato che nn posso assaggiarla perchè siamo a 1000 Km di distanza!!!
Complimenti!
Natalia
@Chiara – Davvero, adesso che mi ci fai pensare gli ingredienti sono anche i vostri. La bietola è una delle poche verdure coltivate da quando ero piccola dalle mie parti con i cavoli, pensa che quando sono venuta a Roma in quanto a verdure mi si è aperto un mondo, quante ne ho viste per la prima volta, ovunque, non solo nella boutique della frutta come capitava a Sassuolo Grande uso della bieta dunque e perfino nei dolci!!!
@alem – questa volta non volevo portarvi sulla strada sbagliata, lo giuro! l’ho detto subito che si trattava di un dolce, però ben mi sta, scherza scherza e poi come si dice nella la favola di Pierino e il Lupo non ti crede più nessuno!
@barbara – sulle mie figlie non nutro grandi speranze però accidenti, su quattro una che vorrà farlo ci sarà? o no ? forse forse una sembrerebbe di si…chissà…vero Elisa, in te tutte le mie speranze!!!! pensa Brbara che sono emozionatissima, il 15 nov ci troveremo noi, ovvero, tutta la famiglia Cattelani per una grande rimpatriata, con zie, zii, cugine e nipoti, figli e mariti, non so quanti saremo, forse un centinaio, sarà bellissimo, conoscerò anche i più piccoli e ci rinconosceremo? ma? ve lo saprò dire…
@luby – e qui chi le tramanda se ne intende…
@franca – si è vero, tutti abbiamo dei bei ricordi di famiglia da riportare ogni tanto a galla, sono queste le nostre ricchezze più vere!
@mannu – eh, si, mi conosci bene, questo blog davvero mi fa fare degli sforzi enormi. io, che a scuola facevo fatica a scrivere un tema e a guadagnarmi la sufficenza…beh, ora devo dire che a scrivere i post , che parlano di me e della mia famiglia , non faccio più tanta fatica, ma al 6 ci arriverò lo stesso? per quanto riguarda il cuore…ho il cardioogo a casa che me lo controlla sempre, ih,ih,ih che battutaccia!!!!!
@monica 🙂 – sono proprio contenta per te ! sono ricchezze che arricchiscono i nostri sentimenti e il nostro cuore, siamo state fortunate, davvero!
@Robby – magrolina infatti mi ricordo che lo eri anche alle guide….io invece ho sempre dovuto fare i conti delle calorie, la torta verde era solo per la domenica o per qualche giorno di festa, mannaggia!!!
@Lady Cocca – è vero, fare le loro ricette sembra di averle ancora vicine, ecco l’importanza di queste cose, bellissimo ricordo, grazie!!
@Antonella – davvero così lontane? allora ti capisco, anch’io ho abito lontano, ma non così lontano, in confronto a te 400km sono niente!!! sono contenta della buona riuscita del dolce almeno non ho fatto brutta figura con tua mamma. un saluto a tutte e due!!
elisa
è da tempo che mi intrufolo nel tuo sito (complimenti.. troppo ok) e dico sempre.. adesso le scrivo un commento su una qualche ricetta che ho provato, ma alla fine non l’ho mai fatto.. ma qui, con la “torta verde” e i ricordi della nonna Ida, non potevo non farlo. Per me questa torta è squisita. Mia madre (una delle zie Cattelani) la fa a rombi a mò di crostata, ma penso che anche così sia squisita. Proprio oggi un mio collega mi ha detto: “mia moglie vuole la ricetta di una torta verde che avevi portato una volta..” (sarà stato almeno 5/6 anni fa, ma se la ricorda ancora!). Le ho appena mandato il link del tuo sito.
Natti sei bravissima… continua così. ciao ciao, anzi adesso posso dire a presto visto che il 15 ci si vede (finalmente!)
LUCY
STO LEGGENDO QUESTE PAROLE RIGUARDO LA NONNA MARIA CHE ERA MIA MADRE. ..UNA EMOZIONE IRREFRENABILE MI PRENDE ALLA GOLA E LE LACRIME MI SCIVOLANO SULLE GUANCE! ……..SI’……. E’ TUTTO VERO! LA NONNA CON POCHI ELEMENTI SAPEVA CREARE PIETANZE STRAORDINARIE E SFAMARE UN SACCO DI PERSONE,
GRAZIE NATTY PER QUESTO “TUFFO NEL PASSATO” PERCHE’ ANCHE SOLO PER POCO LA NONNA E’STATA FRA NOI.
PER QUANTO RIGUARDA LA TORTA SONO CERTA CHE SARA’ BUONISSIMA E VUOLE ASSOLUTAMENTE CUCINATA………….EVVIVA TUTTE LE NONNE
chiarona
ho l’acqulina in bocca. non solo perchè sono incinta, ma anche perchè il gustino di questa torta lo conosco anch’io…. in effetti non l’ho mai fatta ma inizierò, perchè per il mio bimbo sarà una torta sana e nutriente.
e brava natti, brave le zie cattellani, e chissà la nonna maria quando guarda dal Cielo la prova del cuoco…per non parlare poi di quando ci vede a formigine riuniti per Natale mentre cantiamo a squarciagola!
immacolata
si può fare senza base di pasta frolla? In famiglia la pasta frolla non piace a nessuno. Grazie.