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L’ultima cena

vai subito agli ingredienti

L’ultima cena in ordine di tempo che ho fatto in casa mia per amici.
Ve ne parlo perché vi voglio passare un indirizzo e raccontarvi le cose da evitare.


La mia amica Kika dice : “che voglia di hamburger”
Il mio amico Paolo dice: “venerdì da Cazzamali a fare spesa di carne”
Faccio 1+1= sabato tutti da me a mangiare un panino imbottito di “Giotto”
Ordino le ciabattine rotonde e morbide con sesamo o semi di papavero sopra (anche l’occhio vuole la sua parte)
Compro lattuga, pomodori, cipolla napoli, tanta maionese, senape, ketchup e patatine in busta.
Naturalmente birrette Corona da bere a collo in piedi appena gli ospiti arrivano.
Da Cazzamali aggiungiamo 4/5 battute di carne al coltello, cioè confezioni sottovuoto di carne cruda pronta all’uso tipo tartar, il sale maldon (ci vuole, mi dicono), e un’altra specialità della casa di carne cruda marinata, la Bresavola, una goduria.
Dov’è l’errore? L’errore sono io.
Butto giù la prima Corona a stomaco vuoto e già perdo il 20% del controllo della situazione. Decido che Kika non mangia carne cruda, cosa che lei ha ripetutamente smentito tutta sera“a me piace”, e forzo Elena, un’altra mia amica, a mangiare la Bresavola. Sotto il mio sguardo severo e vigile lei mangia, ma poi ammette che odia la carne cruda e sì, che era buona (a denti stretti).
Come non bastasse mi stappo la seconda corona e la cena sembra non partire mai… alle 21,30 devo ancora scaldare i panini e comincio a cuocere i “Giotto” (che è poi la carne tritata confezionata sotto vuoto a mo’ di hamburger – ma se la chiamo hamburger rischio la denuncia, capite!!??) . Poi più o meno recupero qualcosa, in credibilità dico, perché la carne è davvero buona e gli amici sono davvero amici. Mi hanno guardato fiondare le mani nella battuta di carne al coltello per condirla con olio e sale, disporla con le mani a mucchietti nel piatto per fargliela assaggiare. Non ricordo se ho mai fatto dei giri al lavandino! Avranno avuto gli incubi la notte?? Non lo so, io da Cazzamali, che gentilmente ci ha preparato degli assaggi che valevano il viaggio fino a Romanengo, ho gradito un bel po’ il fatto che in bocca ci arrivassero le dita e non la forchetta fredda e metallica, ma non è che siamo tutti uguali e poi il tempo delle spiegazioni non c’era più, ero già alla terza o quarta birra, ed è andata come è andata…
ps. a fine pasto Kika mi ha consigliato delle pastiglie al fosforo. Pare che facciano molto bene. Poco prima parlando del più e del meno le ho chiesto :”Kika, sei tu che vorresti fare un corso di lap dance?” lei ha sgranato gli occhi e una voce dall’altra parte del tavolo ha risposto “te l’ho detto io!” (Simona?).
UAU, ero cotta a puntino!

Macelleria Famiglia Cazzamali
P.za di Rauso
Romanengo CR
tel 0373 72101

Foto : sopra e qui sotto : particolari de ” Ultima cena”  di Hermann Nitsch 

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