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Tracce di sapori dolci e amari

vai subito agli ingredienti

Spero che anche voi come me possiate vantare qualche ex, di quelli che non incontrerete mai più ma che a modo loro hanno lasciato il segno.
Per “segno” mi riferisco a qualcosa da ricordare, da fare o da pensarci su, non per forza negativo.


Il mio ultimo ex, ad esempio, mi ha lasciato in ordine di gradimento una ricetta e l’argomento della tesi di laurea .
Della prima, una torta, ve ne posso solo fare venire voglia perchè il suddetto mi ha fatto giurare di non passarla ad anima viva. E’ diventata la regina dei dolci natalizi, porta il cognome di lui, è stata subito accettata e benvoluta anche dai suoceri e diciamo che con questa celebro tutti gli anni il mio passato di giovane ” io-so-chi” ;-).

Il secondo regalino, l’argomento della tesi , lì per lì una gran bomba che mi ha spalacato la porticina dello studio del mitico professore La Polla, si è poi rivelato un castigo divino, della serie: quando punti in alto assicurati di avere una scala!
Lo sapevate che i testi delle canzoni di George Gershwin li ha scritti per la maggior parte suo fratello Ira? I due andavano fortissimo insieme. George e Ira, il primo componeva e il secondo vestiva la musica di versi. Pratica non del tutto abituale, di solito le liriche vengono prima. Due fratelli diversissimi ma complementari, uno funzionale all’altro, il secondo quasi mai ricordato, spesso scambiato per la sorella del grande compositore, eppure fondamentale per la stesura delle canzoni. A chi gli poneva la questione se prima venissero musica o parole, soleva rispondere “prima il contratto” :-)))

Photo courtesy of The Ira e Leonore Gershwin Trusts (Ira  a dx)

Ira adorava George, ne era il primo grande e commosso estimatore e adorava le parole, soprattutto quando non avevano un uso scontato e creavano effetto ironico.
Slang, contemporaneità, ironia, citazioni, New York, il palcoscenico di Broadway degli anni ’20-’30, il proibizionismo, la tradizione ebraica, la canzone popolare americana, il rag, il jazz, il folk, metteteci tutto e tanta cultura rubata dai libri ed ecco che c’è il materiale per la tesi.
Ci ho impiegato 2 anni.
Sono rimasta di sasso quando rileggendo quello che ho scritto tanti anni fa ho ri-scoperto che Ira è nato esattamente 100 anni prima di mio figlio Vittorio. Stesso giorno, 6 Dicembre 1896, 6 dicembre 1996. Dico, non è un segno?
Magari è una strizzatina d’occhio, lassù qualcuno ha apprezzato (devo avvisare gli autori di “Medium”) .
Per sintetizzare: ricette, famiglia, coincidenze, musica, sì, direi che tutto torna, quasi in un andamento circolare, perchè è così, sei quello che vuoi essere e vedi quello che riconosci.
Che dite, è il momento di ascoltarci una canzone?
Per voi, per le vostre tracce della vita e per dirvi grazie, grazie, grazie della compagnia: “S’Wonderful” in una versione di Ella Fitzgerald    

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