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A La Prova del Cuoco: Girelle fritte alle mele

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Siamo entrati ufficialmente nel periodo di Carnevale così posso iniziare a friggere anch’io senza cercare scuse.
Questo vuol dire che a casa mia non mancheranno scorte di olio di semi di arachidi e deodoranti e candele da spruzzare e accendere in casa per camuffare un po’ l’odore o almeno evitare che vada ad impregnare tende e armadi di casa.
Ormai chi mi conosce lo sa, io friggo!
Si, non mi spaventa l’idea di mettere sul fuoco la pentola piena d’olio e iniziare a tuffarci dentro di tutto, mi piace come tipo di cottura e mi piacciono anche i risultati e i regali che sa donare.
Bisogna solo rispettare alcune regole semplicissime, olio profondo, non bruciarlo durante la frittura, pochi pezzi per volta per non abbassare la temperatura dell’olio e avere un po’ di pazienza.
Di solito utilizzo una padella di ferro se devo cuocere piccoli pezzi e abbastanza piatti, in modo che riesco a tuffarli nell’olio bene, se invece i pezzi sono irregolari e più spessi allora utilizzo un pentolino in acciaio di circa 16 cm di diametro, così mi basta usare 500/600 ml di olio, anche perché io l’olio che uso una volta non lo riutilizzo mai, aspetto che si raffreddi e lo travaso in una tanica che poi andrò a svuotare quando sarà piena nella campana dell’olio esausto vicino alla scuola delle ragazze, mai gettarlo nel water o giù dal lavandino, lo sapete vero?
Queste girelle alle mele che ho proposto in trasmissione a La Prova del Cuoco sono buonissime, leggere ma nello stesso tempo saporite grazie alla frutta che le arricchisce e non le rende stucchevoli e troppo dolci.
Ho fatto la prova anche con la cottura al forno e non mi sono affatto dispiaciute, le ho spennellate con uovo sbattuto e spolverate di zucchero semolato prima di cuocerle, in 15 minuti a 180 gradi erano pronte, ma in occasione del Carnevale trovo che fritte siano davvero particolarmente buone e possono essere un’alternativa alle solite castagnole e frappe.
Ho fatto poi un altro esperimento per chi non vuole fare la pasta lievitata: ho acquistato una confezione di pasta per pizza nel banco frigo del supermercato, l’ho srotolata e leggermente spennellata con del latte, ho ricoperta con uno strato di zucchero e poi ho adagiato le mele e arrotolato. Ho ottenuto le girelle, ho poi fatto riposare 20 minuti prima di friggerle e devo dirvi che il risultato è piaciuto anche ai mie assaggiatori qui a casa, quindi eccovi un’altra alternativa, ora non avete proprio più scuse!

Girrelle fritte alle mele

25 Pezzi
Media
1 ora 55 minuti
30 minuti

Ingredienti

  • 250 g farina 0
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • 1 uovo intero
  • 60 g di latte
  • buccia di limone bio
  • 25 g di burro morbido
  • 60 g di zucchero a velo
  • acqua qb (circa 20g)
  • 2 mele golden
  • 3-4 cucchiai di zucchero semolato
  • un cucchiaino di cannella

­Procedimento

  • Versate in una ciotola la farina, aggiungete il lievito sbriciolato nel latte, la buccia di limone, lo zucchero a velo, l’uovo intero, il burro ed iniziate ad impastare.
  • Unite da ultimo l’acqua quel tanto che ne serve per ottenere un impasto morbido, elastico e non appiccicoso.
  • Mettete a lievitare dentro ad una ciotola coperta ed al riparo da correnti d’aria fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume, circa due ore.
  • Riprendete l’impasto, stendetelo con l’aiuto di un matterello ricavando un rettangolo di circa 50cm per 15cm.
  • Sbucciate e tagliate le mele a fettine sottili e distribuitele sopra al rettangolo lasciando un cm libero nel bordo.
  • Arrotolate mantenendo il ripieno di frutta all’interno.
  • Tagliate tante girelle, dallo spessore di un cm abbondante.
  • Scaldate in un pentolino a bordi alti mezzo litro di olio di arachidi, friggete le girelle per un paio di minuti da entrambe le parti.
  • Scolate, fare asciugare bene su carta assorbente, mescolate allo zucchero semolato la cannella se gradita e tuffate una ad una le girelle per ricoprirle bene.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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