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Per l’Ozu Film festival: pennette alla vodka, e via con gli anni 80!

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Ecco un’altra video ricetta per questi “ragazzacci” che questa volta mi hanno davvero messo alla prova. Voi cosa avreste abbinato al primo film della serie Vacanze di Natale (anno 83)?
Avete presente il periodo, in quanti mi potranno dire di si? Meglio non chiedere e andare avanti con il post!
Io ero una ragazzina, con la passione della cucina già nel sangue e come scorreva bene!

Nella tavernetta che i miei genitori ci avevano messo a disposizione (per la cronaca, la cucina dove ho girato i video) organizzavo cene con i miei amici, sperimentavo ricette e ne consolidavo altre (consolidando anche amicizie ;)). Tra tanti piatti preparati le pennette alla vodka erano davvero un must di quel periodo, insieme al coktail di scampi il risotto alle fragole, il filetto al pepe verde, bresaola rucola e grana, e pensare che adesso ci vuole coraggio a proporle!
Allora, siete dei temerari ? Vi va di ritornare indietro nel tempo o fare un salto negli anni 80 per la prima volta? E allora preparate anche voi questo piatto, poi fatemi sapere, mio marito nel vedere il video me le ha chieste per domani 🙂 che segno sarà, vorrà ringiovanire????

Pennette alla vodka

4 Persone
Facile

Ingredienti

  • 320 g di pennette (sarebbe meglio lisce)
  • 100 g di pancetta
  • 1 cipolla piccola
  • olio extravergine
  • 1 bicchiere di passata di pomodoro
  • 1/2 bicchiere di panna
  • 1 bicchierino di vodka.

­Procedimento

  • Mettete a bollire l'acqua e buttate giù le penne.
  • Rosolate la cipolla tritata con un po' di olio extravergine.
  • Aggiungete la pancetta e fate insaporire.
  • Versate la vodka e fate evaporare l'alcol.
  • Unite il pomodoro e dopo alcuni minuti la panna.
  • Scolate la pasta e unitela al sugo per farla insaporire un minuto in padella.

Note

Io non metto formaggio.

 

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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