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L’arrosto della domenica anche se oggi è lunedì!

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Mi sono accorta che in questo blog non ci sono molte ricette “eleganti”, di quelle che ogni tanto dobbiamo preparare per inviti a casa dove occorre fare “bella figura” con una portata e che possa piacere ai componenti della famiglia e ai nostri eventuali ospiti di ogni età.
Visto che in questi giorni si avvicinano momenti “culinari” importanti e impegnativi cercherò di proporre a voi e alla mia squadra alcuni piatti che possano farci fare bella figura con poco impegno e possibilmente anche con poca spesa (il caviale e il tartufo per il momento non ve lo cucino ok?)

Le mie domeniche saranno quindi particolarmente festose in questo periodo e anche un po’ sperimentali e il lunedì vi farò un bel rapporto per lanciarvi qualche idea, iniziamo con questo profumatissimo arrosto di maiale all’arancia!

Vi devo subito dire che è stato apprezzato dalle due piccole e non dalle due grandi prevenute, una perchè il suo ragazzo le aveva appena accennato di un disastro culinario del padre che a tutti i costi voleva sperimentare la frutta di stagione nel cibo ed aveva presentato a tavola un piatto con sarde e arance bocciato dalla famiglia (chissà il perchè l’abbinamento non è niente male!). L’altra perchè l’arrosto di maiale che faccio io si deve mangiare solo con il sughetto alle erbe come viene preparato di solito e basta! Laura ed Elisa invece si sono leccate le dita, facendo anche una considerevole “scarpetta” quindi considero l’esperimento riuscito!

Facilissimo e relativamente veloce se lo cuocete nella pentola a pressione, economico e di bella presentazione direi che come prima proposta ci siamo, ora penserò alla prossima domenica e con queste preparazioni ci rivediamo lunedì! Fatemi sapere se questa idea vi piace così vado avanti.

Arrosto di maiale profumato agli agrumi

8 Persone
Facile
1 ora 15 minuti

Ingredienti

  • 800 g di arista di maiale (o filone per chi è delle mie parti)
  • 1 a rancia (se è bella succosa due se sono piccole)
  • 1 limone
  • 4-5 scalogni
  • 1/2 bicchiere di brodo (io uso sempre il dado che faccio con il bimby vedete un po' voi come sostituirlo)
  • 2 cucchiaini di maizena per addensare il sugo
  • qb olio extravergine

­Procedimento

  • Legate la carne, mettete l'olio nella pentola (se avete usate la pentola a pressione) e fate rosolare bene lentamente da tutte le parti il pezzo di carne.
  • Qui fate questo lavoro con pazienza, sarà l'unica attenzione che dovrete prestare a questo pezzo di carne quindi ne vale la pena.
  • Intanto spremete l'arancia e il limone, quando l'arrosto sarà bello colorito aggiungete gli scalogni tagliati a metà, fateli rosolare un minuto poi unite il succo di frutta, il brodo caldo salate e pepate(poco per i bambini).
  • A questo punto potete mettere il coperchio alla pentola e se è a pressione considerate 40 minuti circa di cottura dall'inizio del fischio, se procedete ad una cottura normale fate attenzione che il sughetto non si asciughi allungando ogni tanto se necessario con un po' di acqua calda, il tempo di cottura sarà di un'oretta e un quarto circa.
  • Trascorso questo tempo, togliete la carne, frullate il liquido rimasto passate al setaccio e se ne è rimasto molto addensate aggiungendo la maizena (va aggiunta sempre facendola sciogliere in un po' di acqua fredda mi raccomando!) iniziate con aggiungerne un cucchiaino, fate andare un po' e vedete se il vostro liquido raggiunge la cremosità desiderata.

Note

A questo punto si può ulteriormente arricchire il piatto con l'aggiunta di qualche fetta di arancia pelata a vivo, io non l'ho fatto per non “impressionare” troppo i miei commensali, ho abbinato l'arrosto a delle carote cotte nel micronde e insaporite poi in padella con una noce di burro e un paio di cucchiai di sugo di carne messo da parte, ci stanno bene e il colore è perfetto!!!
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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