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Mi sono fermata un po’…

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A volte è un lusso poter interrompere per un periodo quello che si sta facendo, a volte ti fermi e non lo puoi decidere tu e altre volte è una necessità
Sono state per me due settimane intense, troppo
Diverse: nella prima non ho potuto pensare a molto, ho lavorato duro per portare avanti un bellissimo progetto insieme a collaboratori d’eccezione poi, mi sono resa conto che mi dovevo fermare perchè intorno a me accadevano cose terribili, impensabili, inimmaginabili, che come ha detto mio cognato nell’intervista al tg2 ti fanno pensare per un attimo “perchè proprio a noi’”

La nostra terra, la mia terra, è stata scossa dal terremoto! Natalia te ne sei resa conto o no? Fermati, molla tutto, fai qualcosa! Cosa? Fermati!

La mia famiglia sta bene, anche se ha paura, le mie zie controllano i lampadari di casa in continuazione, vorrei abbracciare i miei cugini sfollati a Mirandola, quelli di Finale, mio cognato che sta portando avanti un difficilissimo compito come   imprenditore. Ma sono lontana, e mi sento ancora più impotente. Cosa posso fare io?

E’ vero che la vita va avanti, che deve andare avanti e che noi emiliani ce la faremo , ne sono certa, con gli occhi lucidi seguivo le testimonianze di quella gente, concreta, positiva solare che pensa a rimettersi al più presto, che affronta tutto con una dignità meravigliosa, che non si compiange ma pensa a risolvere , coraggiosa e saggia. Bella dentro e fuori, io mi riconosco eccome ed è per questo che sono fiduciosa . Sarà dura ma ce la faremo!
Scusate se ho trascurato questo spazio, da lunedì ricominciamo anche qui, con uno spirito fiducioso e propositivo ci scambieremo di nuovo  i nostri saluti e le nostre chiacchiere senza superficialità ma solo con un pochino di leggerezza necessaria anche per far fronte a queste tragedie!
Un abbraccio forte e tutti!
Natalia

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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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