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Gnocchi verdi ai 4 formaggi: quanti di voi li hanno mangiati negli anni ’80?

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Che ne dite di questa mia nuova  versione di “spacciatrice” di ricette vintage?

Pare che  la cosa andrà avanti ancora un po’, e mi sto continuando a preparare sull’argomento d’altra parte io quegli anni me li ricordo bene , avevo già preso in mano il mestolo, per gli amici naturalmente, cucinare era la mia tecnica preferita per un approccio simpatico e veloce l’approccio permesso in quei tempi naturalmente!

Questo piatto se non ricordo male nasce alla fine degli anni settanta, quando mangiare voleva dire riempirsi soprattutto la pancia, i ristoranti ti offrivano i loro bis e tris di primi piatti e l’abbondanza veniva osannata come conseguenza della passata “austerity”, chi di voi se la ricorda?

Niente benzina, energia elettrica misurata, le domeniche a piedi o in bicicletta, io ho un ricordo bellissimo: per non rinunciare al pranzo domenicale dalla nonna tutta la mia famiglia si faceva una decina di km all’andata e altri 10 al ritorno in bicicletta , in fila indiana per la strada vuota, eh, già perchè poi in fila indiana?

Ecco dicevo questi gnocchi ,che rappresentano uno dei confort food più classici tra le ricette italiane, trovano una maggior diffusione nel decennio seguente, ovvero negli anni 80, almeno così mi ricordo io, e la salsa per condirli veniva arricchita appunto di ben 4 formaggi: crepi l’abbondanza!

Questa è una mia versione, alleggerita non tanto nei formaggi, che devono essere 4, ma dalla crema che li lega, non panna ma latte e amido di riso, una mia recente scoperta in cucina e per questo ne sentirete parlare ancora, e presto!

Anche la tecnica di incorporare gli spinaci è una mia “furbata”, per ottenere un composto omogeneo nel colore che daremo ai gnocchi di patate, io li frullo una volta cotti e ben strizzati con l’uovo che metto nell’impasto. Risultato: gnocchi verdi brillanti e uniformi come vedete nella foto sopra anche questa cercata di scattare in tema con quegli anni grazie alla mia amica Monica T., praticamente conto sempre su di lei per reperire i “props” ovvero gli accessori particolari, che poi immortalo negli scatti e questa ciotolina badate bene è proprio di quel periodo,come le stoviglie che userò oggi in trasmissione per questa ricetta vengono direttamente dalla sua ricerca, lo so, sono molto fortunata ad avere queste preziose collaborazioni almeno se faccio una cosa ho la possibilità di farla come si deve!

Gli gnocchi di patate ai 4 formaggi

Facile

Ingredienti

  • 600 g di patate lessate
  • 150 g di spinaci lessati
  • 150 g di farina
  • 50 g di fecola di patate
  • 200 g di latte
  • 15 g di amido di riso
  • 50 g di fontina
  • 50 g di taleggio
  • 1 uovo
  • 50 g di gorgonzola
  • 80 g di parmigiano
  • 20 g di noci
  • pepe
  • sale

­Procedimento

  • Lessate le patate partendo da acqua fredda salata, schiacciatele subito da calde con lo schiacciapatate. Strizzate bene gli spinaci una volta cotti unite l'uovo e riducete in crema con un frullatore ad immersione.
  • Mettete le patate schiacciate su un tagliere, versate la crema di spinaci e iniziate ad amalgamare aggiungendo prima la fecola e poi la farina quanta ne prende l'impasto. Fate gli gnocchi. Intanto mettete avanti la salsa di formaggio.
  • Unite al latte freddo l'amido di riso e mettete sul fuoco. Non appena comincia ad addensare unite un pizzico di sale, i formaggi tagliati a pezzetti e 50 g di formaggio parmigiano.
  • Mescolate a fiamma bassa e non appena cominceranno a sciogliersi spegnete il fuoco.
  • Preparate una cialda con il parmigiano rimanente e le noci tritate: io distribuisco il formaggio in uno strato su carta da forno e poi sopra spargo le noci tritate, metto alla max potenza (il mio 900 wat) e faccio andare per 3 minuti.
  • Cuocete gli gnocchetti in acqua salata, scolarteli man mano vengono a galla, distribuiteli nel piatto di portata ed irrorateli con la salsa di formaggio, decorate con la cialda sbriciolata.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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