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A colazione con un ragazzo di nome Luca

vai subito agli ingredienti

E’ da tanto tempo che lo volevo fare e finalmente…
Tutti tranquilli, non ho fatto niente di male, anche se la persona in questione… è veramente uno che sa il fatto suo. Diciamocelo chiaramente riuscire a trasmettere il piacere per quello che si conosce, farlo arrivare con amore, metterci passione e professionalità, impegnarsi continuamente, ricercare nuove proposte, nuovi stimoli, non è da tutti perché spesso quando ci si sente “arrivati” viene più facile fermarsi e risparmiare tutto questo lavoro, tanto ormai il più è fatto! Ma non è il caso di Montersino! Parlare con lui dei suoi progetti, delle sue conoscenze è veramente un piacere, davanti a te c’è un ragazzo che si ritiene solo agli inizi, che ha tante cose ancora da dare e da realizzare, idee chiare, precise. Un’intraprendenza che ti trascina, ti fa venire la voglia di rimetterti in gioco, di “guardare avanti” (è il mio motto ma è anche il suo!) mentre se volgiamo lo sguardo al suo passato l’elenco di lavori è già quasi impossibile da riportare (qui da Fiordisale trovate una bellissima presentazione del suo trascorso professionale).

Insomma questo ragazzo biondo (o rossiccio, Luca ma di che colore hai i capelli?) va tenuto d’occhio e sono molto contenta del successo che sta avendo, il suo lavoro adesso viene anche riconosciuto dal grande pubblico grazie alle puntate che vanno in onda su Alice e alle sue partecipazioni alla Prova del Cuoco.
Quando ci siamo conosciuti la prima volta, ci siamo confrontati con la passione in comune, dedicare le nostre preparazioni ai bambini, e lui mi ha parlato subito del libro che sarebbe dovuto uscire da li a poco. Il suo progetto era rivolto inizialmente alle merende per i bambini poi per una questione editoriale il nome e l’impostazione è stata cambiata in “Croissant e Biscotti”, -Te lo porto!- mi ha detto. Dopo tre mesi però me lo sono comprato (il ragazzo ha troppe cose da ricordare…) ed ho trovato il libro, come già tante di voi, molto interessante con tantissimi spunti insegnamenti e idee, quindi, (magari durante una promozione in libreria come ho fatto io) vi consiglio vivamente di acquistarlo, o regalarlo sono sicura che vi sarà molto utile per prendere spunto e per realizzare ricette per i vostri bambini (e non solo).
Per quanto mi riguarda, che dite, Luca Montersino almeno una dedica me la farà sul libro?

La ricetta che ho voluto provare per voi è una delle più facili, anzi facilissime, avevo tutto in casa e allora perché no? Sono treccine alla ricotta, il risultato buonissimo: dei biscottoni morbidi e profumati che a casa mia sono spariti nel giro della giornata, io ne ho fatta mezza dose, vi riporto però le quantità originali (con le mie modifiche e considerazioni tra le parentesi) così potrete avere un piccolo assaggio delle ricette del libro che per altro trovate anche da queste foodblogger che come me hanno postato le loro preferite:

lo spilucchino , con le tortine di mele montate

mollica di pane con i kranz

Le treccine con la ricotta

Facile
20 minuti

Ingredienti

  • 375 g di ricotta di pecora
  • 250 g di farina W 180
  • 250 g di zucchero semolato
  • 8 g di lievito chimico
  • 5 g di sale
  • 1 g di olio essenziale di limone (io ho messo la buccia)
  • 1 uovo (facoltativo)

­Procedimento

  • Amalgamate tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ma non eccessivamente lavorato (direi piuttosto molle).
  • Modellate delle palline da 60 g l’una, quindi lavoratele per ottenere dei filoncini e successivamente delle trecce.
  • Disponetele su una teglia foderata con carta da forno,l'uovo non l’ho messo per dare la possibilità di mangiarle anche a chi è intollerante, tanto era solo per spennellare!!
  • Dopo averle spolverizzate con lo zucchero semolato cuocetele in forno a 150° per circa 20 minuti.
  • Servite le treccine tiepide o anche fredde.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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