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Di separazioni, scambi di ricette e altri post

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In questo post il mio è solo un piccolo intervento, sono abbastanza indaffarata e preoccupata….vi lascio alla Mannu , saprà ben descrivere “certi” stati d’animo  e sono sicura che molte di voi si riconosceranno. per questa settimana sarà questo il post che vi accompagnerà, ma non vi svelo tutto ci penserà adesso lei!

Incredibile ma vero mia sorella Natalia domani parte per una vacanza con tutta la famiglia e sale su un grosso aereo per un volo abbastanza lungo! Lei era terrorizzata all’idea di volare. Secondo me le ha fatto bene conoscere tante ragazze sveglie e in gamba qui nel blog e dintorni (mammagiramondo thanks!).
Ero io che le messaggiavo da lontano “atterrati, tutto bene”. Era lei che scriveva sul calendario di casa data e ora del nostro previsto rientro. Antenne sempre su, come radar. “Quando torni?”.

Quando torni Natalia? ?

Fuori Lei e con il microfono in mano (si fa per dire), vorrei parlarvi di un sacco di cose collegate fra di loro, lo sento, ma che faticano a venirmi fuori con ordine e metodo. Sarà che c’entrano i figli ! Sarà che non si tratta di leggi della fisica, ma solo di esperienze di vita!
L’11 Agosto 2010 in un bellissimo e ampio viale dell’Eur si allontana la corriera che porta via Carlo, 17 anni, destinazione USA, associazione Intercultura. (la foto qui sopra è quella usata nella presentazione del suo fascicolo)

Dal marciapiede mi piglia un attacco di panico. Carlo parte e non gli ho detto ancora niente. Non gli ho spiegato un cavolo delle cose della vita. Mi sale l’ansia. Non c’è più tempo.
Tutto questo diventa confusione di testa e formicolio alle mani. Il cordone mi fa male!! Aiuto, che fare?
Devo agire. In questi 50 metri. La corriera prende il largo.
Ora. Vado? Lo so lo sto facendo, mi muovo. Ballo e canto!

piano però 😉

Vi garantisco che non era esattamente quello che avrei sperato di fare. Mi è uscito come un movimento riflesso. Sto lì a saltellare come l’amico Matt e sembro dire: BE STUPID!! In definitiva l’ultimo consiglio della mamma.
E mentre ripenso a come non ci sono mai abbastanza parole per i figli, mi riempio la testa di concetti semplici e meravigliosi, come fare nuove esperienze, gestire la solitudine, coltivare le amicizie e stare svegli. Naturalmente parlo per me.
Vi lascio con alcune immagini che ho rubato dal fb di mio figlio che nel frattempo è cresciuto. Ha una famiglia ospitante meravigliosa piena di fratelli e parenti vicini e lontani.

 La sua mamma americana è un’igienista alimentare convinta, gli ha sconsigliato i panini della mensa e i cibi fast.

Il fratello minore studia per diventare chef (c’è sempre un cuoco in famiglia!). Scongiurato così il pericolo grassi idrogenati, Carlo si alimenta bene e fa più palestra.
Si interessa di più di politica, meccanica, economia e integrazione. E’ diventato un gran tifoso del Bologna, per la gioia di suo padre, e gli è cresciuto un amor patrio che non credevo possibile. Ha fatto vere e proprie dichiarazioni di stima nei confronti del liceo scientifico e della scuola italiana in generale. Gli manca la birretta con gli amici più di qualsiasi altra cosa. Anche passeggiare per le vie del centro.
Risparmia di più e cucina di più. Indovinate dove prende le ricette?


So Carlo, wave your flag 😀

Ed ecco qui che adesso intervengo di nuovo io Natalia (leggere questo post vi farà impazzire, chi parla, la mannu , la natti mah’)  non sono andata a letto perchè devo ancora finire le valige, mettere la roba nel beauty,  in carica le macchine fotografiche, la cinepresa, preparare lo zainetto per il viaggio, verificare bene la lista e per ultimo e figuratevi con la stanchezza di aver trascorso una giornata piena e con la poca luce della sera la…ceretta!!!! beh, dai tanto quei siamo tra amici, vado al mare mica posso…

Belle Mannu queste tue riflessioni proprio da mamma :), ma io da zia, e per giunta “cuoca” sapendo di questa idea ho contattato Carlo su fb e mica potevo lasciare un post senza ricetta, così vedendo delle foto in cui cuoce dei bellissimi pancake ho voluto sapere come la sua “mamma” americana li prepara e così direttamente dall’America e precisamente dall’Ohio, ecco qui i pancake che più originals non si può, fatti da un ragazzo e quindi facilissimi da riproporre e a quanto dice Carlo ottimi.

Mi prendo la mia vacanza, anche questa inaspettata, un regalo pensate, dico io ci voleva, soprattutto perchè me ne andrò con tutte le mie 4 figlie e il marito naturalmente, un sogno che si esaudisce quando meno me lo aspettavo. Tornerò tra una settimana, non porterò pc, telefonini insomma stacco davvero, per tornare più ricca e carica, vi lascio in compagnia della Mannu, su non lasciatela sola, che a lei passare su tempodicottura ogni giorno per fare due chiacchiere e conoscere persone nuove  piace, non ne può più fare a meno vero??

Baci a tutti ci si rivede (sempre se l’aereo non cade) tra una settimana!

Ricetta dei pancake della mamma americana di Carlo come me l'ha scritta Carlo su fb

Ciao ZIIIIA!!! ecco qui la ricetta per Oatmeal Pancakes (credo siano fiocchi di  avena)

Ingredienti

  • 1 e 1/2 cups di bisquick baking mix
  • 1 e 2/3 cups di latte
  • 1 cup di oatmeal (o quick coocking oats)

­Procedimento

  • Amalgamare assieme tutti gli ingredienti, la mamma mette cannella ovunque, quindi anche qui!
  • Mettere su una superficie calda e cuocere finche' i bordi sono asciutti e girali e insomma sai come fare 🙂
    Come si fa a non voler bene a un ragazzo così 😉
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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