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-Mamma, sei come il nonno, parli con tutti!-

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Certo che parlo con tutti sennò come facevo ad avere questa ricetta un po’ pazzerella ma divertente e facilissima!
Sono tornata, ci sto mettendo un po’ ad abituarmi di nuovo all’orario, alle faccende e impegni quotidiani, a ricominciare tutto insomma da capo, però ora ho energie sufficienti, anzi, ne ho fatto il pieno quindi eccomi qua, da dove comincio?

Dall’aereoporto naturalmente da dove ho iniziato questa avventura!

Destinazione: Caraibi, paura di viaggiare tantissima, ma non potevo rinunciare ad un viaggio regalato dal cognato, grazie alla defezione dell’ultimo minuto di alcuni clienti, fifona si ma matta….
E così, in attesa della chiamata del volo, impazienti, imbranati e provati (le formalità del check in e della dogana ci avevano stressato abbastanza)comincia il mio “lavoro”…
Complici le bambine, in particolare Elisa attratta da un biscotto che veniva messo in bocca da una florida e pallida signora. Avete presente la figura? -Elisa vieni qui, non fissare, non sta bene, dai!- Nulla , in quei momenti i nostri figli perseverano tranquillamente nei loro obiettivi senza curarsi di nessuno e quello di mia figlia, in quel momento, era di avere un biscotto, sembrava troppo buono!
Ed ecco che inizia uno scambio di sguardi tra Elisa e la signora, tra me ed Elisa tra la signora e me , poi si intromette Laura che ha capito che in quella situazione può rimediare qualcosa, insomma alla fine si rompe il ghiaccio e…. qualcosa viene pronunciato dalla signora..oh, noooo è in inglese, io non mi ricordo più niente, ora devo anche sforzarmi a capire qualcosa, mi concentro, ecco, la signora mi chiede se può offrirne uno alle bimbe. Accetto ringraziando e incrociando le dita, mi sembravano ben conservati e la signora anche. Ne viene offerto uno anche a me, mhmm, che curioso, friabile, croccante…con un che di salato, piacevole. A questo punto vado oltre, al diavolo il mio inglese, ci provo, socializzo e mi metto a chiacchierare. – Mamma, sei come il nonno, parli con tutti! Mi dice Silvia, ma io non mi curo e… capisco tante cose . Mio padre vendeva piastrelle, vi assicuro ne ha vendute tante, ma ora ho scoperto il suo segreto: “chiacchiera il più possibile e prima poi farai l’affare”, il mio a quel punto era di ottenerne la ricetta e così è stato. Scritta in un bigliettino volante ha fatto con me tutta la vacanza gelosamente custodita, è molto semplice, la signora mi ha dato ovviamente le dosi in cup, io le ho convertite in grammi ma …i miei sono venuti più burrosi penso quindi che si possa togliere almeno 30/40 g di burro, vi lascio la versione originale e la mia decidete voi quale scegliere, vi dico solo che sono gustosi e facilissimi da fare anche con i bambini, io li ho preparati la sera stessa del mio arrivo, cioè ieri per poter iniziare subito con una ricetta “vacanziera”, sono divertenti perché si utilizzano le briciole di patatine quelle che di solito  rimangono in fondo ai sacchetti , si ho detto patatine, ecco perché sono gustosi , attenzione però alle calorie, da mangiare con moderazione!

Biscotti alle patatine

Facile
15 minuti

Ingredienti

  • 1 cup butter
  • 1/2 cup sugar
  • ½ cup almond chopped
  • 1 cup crushed potato chips
  • 2 cups flor

La mia ricetta:

  • 200 g di burro (anche 160-170)
  • 80 g di mandorle tritate
  • 140 g di zucchero
  • 240 g di farina
  • 50 g di patatine sbriciolate

­Procedimento

  • Mescolate il burro morbido allo zucchero, aggiungete le mandorle tritate, le patatine e in ultimo la farina.
  • Ottenete un impasto cremoso ma sostenuto, fate con due cucchiaini da caffè dei mucchietti depositandoli direttamente sulla carta da forno.
  • Cuocete a 170° per circa 10/15 minuti fino a quando avranno preso colore.
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Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

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