Skip to main content
pane soffice di Pasqua, agnellino di pane

A La Prova del Cuoco: Pane soffice di Pasqua

vai subito agli ingredienti

L’anno scorso di questi tempi ho proposto il coniglietto, ve lo ricordate?

Quest’anno mancava l’agnellino, di pane naturalmente, un simbolo per richiamare queste feste e che mette d’accordo tutti.

Mi piace “trattare” gli impasti come se fossero pasta da modellare, il risultato che mi regalano è molto soddisfacente, io con la manualità me la cavo discretamente e il resto come potete notare lo fa la fantasia, che immagina, interpreta e mi permette di realizzare queste ricette, facili e alla portata di tutti.

Manca davvero poco a queste feste come vi state organizzando? Io ancora le trascorro in famiglia, siamo in tanti, ed è un occasione per rincontrarci, cerco di organizzarmi per far si che alla fine sia un piacere anche per me e non solo un grande impegno e lavoro.
Questo agnellino, se il vostro freezer ve lo permette, lo potete tranquillamente preparare in anticipo e surgelare e il giorno di Pasqua lo passate una volta scongelato solo 5 minuti nel forno caldo per rigenerarlo in modo che si sprigionino di nuovo i profumi della pasta e dei grassi che la insaporiscono e sarà buono come appena fatto . Il mio è già pronto ed ora riposa in freezer ,lo servirò con l’aperitivo, gli ospiti staccheranno i riccioletti che saranno piccoli bocconcini nell’attesa di sfornare il resto .
Spero di riuscirvi a dare qualche altro consiglio, questa è per tutti una settimana piena d’impegni e di riflessioni personali, un momento importante per chi come me la vive anche dal punto di vista religioso, ma ce la metterò tutta augurandovi già fin da ora una buona settimana santa.

Oggi alla prova del cuoco: Pane soffice di Pasqua

10
Media
2 ore
30 minuti

Ingredienti

per il pane

  • 500 g di farina 0
  • 1 cucchiaino abbondante di sale
  • 50 g di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 2 uova
  • 200/250 g di latte
  • 7 g di lievito di birra disidratato

per il ripieno

  • 120 g di prosciutto cotto di praga
  • 120 g di provolone se piace piccante
  • semi di sesamo per decorare

­Procedimento

  • In una ciotola o planetaria inserite la farina, il lievito, lo zucchero, rompete le uova, sbattetele bene e tenetene un paio di cucchiai da parte, il resto versatelo nella farina.
  • Unite il latte, e impastate aggiungendo per ultimo il burro morbido e infine il sale.
  • Ottenete un composto liscio e omogeneo, se occorre aggiungete ancora un po’ di latte.
  • Lasciate riposare il panetto coperto in una ciotola lontano da correnti e fonti di luce fino a che non avrà raddoppiato il suo volume.
  • Grattugiate grossolanamente il formaggio e fate a pezzetti il prosciutto.
  • Versate la pasta sul piano di lavoro e separatene circa un terzo, da qui ricaverete il viso le orecchie le due zampine e il codino dell’agnello.
  • Dall’impasto rimanente ricavate 22/24 pezzetti.
  • Formate con ogni porzione delle piccole lingue di impasto abbastanza sottile aiutandovi anche con un mattarello.
  • Farcite con un po’ di formaggio e prosciutto e ripiegare i bordi per la loro lunghezza, arrotolate partendo dalla parte più stretta e ricavate dei rotolini.
  • Procedete fino ad esaurire tutti i pezzetti. Su una placca da forno componete l’agnello adagiando prima la testa e poi il corpo formato dai ricciolini di pasta farciti, ultimate posizionando la coda le orecchie e le zampine.
  • Aggiungete al composto di uova tenuto da parte un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva e spennellate bene e abbondantemente tutto l’agnello.
  • Cospargete sui riccioli i semi di sesamo, attendete ancora 30 minuti prima di infornare e cuocete a 180 gradi per circa 30 minuti.

Note

Potete farcire i vostri “ricciolini” a piacere sostituendo il prosciutto al salame, oppure con un ripieno vegetariano a base di funghi, olive e pomodorini, carciofi, erbette…
Vuoi condividere questa ricetta?

Natalia

Mi chiamo Natalia Cattelani, sono nata a Sassuolo (Mo), vivo a Roma dal 1990, da quando mi sono sposata. La passione per la cucina ce l’ho da sempre. Cucino con garbo, sperimento, metto insieme, do da mangiare alle figlie (Silvia, Chiara, Laura ed Elisa), al marito cresciuto con l’ottima cucina calabrese della madre, ai parenti di Sassuolo, agli amici di Roma, alle feste che ho organizzato per altri, conoscenti e figli di conoscenti, per battesimi, compleanni, campi scout, i bambini della casa famiglia San Giuseppe, amici di San Nicola, allieve della scuola Cuciniamo.ci di Roma.

Commenti (14)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Valuta la ricetta